Regia di Giorgio Simonelli, Maurice Labro vedi scheda film
Una trasmissione radiofonica che cerca nuovi talenti canori fra la gente comune è in calo di popolarità. Almeno finchè una maestrina aspirante cantante invita gli ascoltatori a spedire una cartolina a un piccolo orfanello. Il successo è dietro l’angolo.
La regia è attribuita nei titoli di testa a Giorgio C. Simonelli (la C. sta per Candido), specificando che la versione francese è stata curata da Maurice Labro; cosa intenda tale dicitura è molto semplice. Il film è infatti un assemblaggio di sketch canori con protagonisti alcuni dei maggiori esponenti del mondo della canzone contemporaneo, frutto di una coproduzione fra Italia e Francia. Ciò significa che l’idea di partenza della sceneggiatura (di Age e Scarpelli, Edoardo Anton e Jacques Emmanuel) è stata sfruttata su due binari paralleli: in quello di Simonelli prevalgono i nomi di artisti italiani, mentre in quello di Labro la fanno da padrone i francesi. In particolare la trovata – ispirata a un fatto di cronaca, suggeriscono sempre i titoli di testa – relativa alle cartoline spedite da ogni parte del Paese permette al film di comporsi di brani dalla forte caratterizzazione territoriale, come O mia bela madunina o Muleta mia. Fra i cantanti si possono annoverare Teddy Reno, Nilla Pizzi, Gino Latilla e Roberto Murolo, nonché Louis Armstrong, Sidney Bechet, Juliette Greco e Yves Montand; nella parte recitata della storia troviamo invece fra gli attori Enzo Biliotti, Arturo Bragaglia, Giuseppe Porelli e il piccolo Giancarlo Nicotra, futuro regista televisivo di successo. Il ritmo del lavoro è ovviamente molto frammentario e al di là di un vago effetto nostalgia c’è poco da ricordare nel complesso. 3/10.
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