Regia di I.-Fan Wang vedi scheda film
Esordio di inaudita bruttezza da parte di un giovane regista laureatosi alla "Taipei National University of the Arts" di Taiwan. Non horror, né commedia, ma un lungo e stressante videoclip con musiche inascoltabili.
Tenendo per buona la trama con la quale Get the hell out è schedato su Film TV, ché diventa alquanto improbabile scriverne una migliore, aggiungiamo che questa perla rappresenta l'opera d'esordio di I.-Fan Wang, un personaggio che - stando al bel risultato - dovrebbero allontare al più presto da ogni macchina da presa, onde evitare che ci riprovi a dirigere un lungometraggio. In sprezzo ad ogni più semplice regola cinematografica (sceneggiatura, recitazione, regia, musica, montaggio), il nostro imbastisce un lungo e disgraziato video clip, dal format di un infantile videogame.
Interpretato cagnescamente e girato con uno stile delirante, frenetico ma isterico, che riesce nell'impresa di innervosire già dai primi minuti grazie a un montaggio alternato dove predominano zoomate avanti e indietro, immagini congelate e trasformate in disegni, sovrimpressione di nomi e caratteri thailandesi. Giochino che si protrae per tutto il tempo, con cambi di scena costantemente sotto i cinque, sei secondi, svarioni musicali di inaudita bruttezza e protagonisti maschili vestiti di rosa e arancione. Ad incrementare ulteriomente l'irritazione durante la visione contruibuiscono effetti onomatopeici da cartoon, e soprattutto l'antipaticissima protagonista, agile come un felino e in grado di saltellare scazzottando e calciando a tre, quattro, cinque metri dal suolo. La credibilità non è certo da queste parti, ma nemmeno quell'alone di simpatica follia che contraddistingue altri horror orientali è qui presente.
Le scene violente (se si riesce a sopportare sino ad arrivare sui 50 minuti di tempo) sono girate in un contesto che vorrebbe, nelle intenzioni di Wang - senza riuscirci - essere ironico, ma finiscono per apparire sullo schermo tra le più innocue mai apparse. Azzardare a tirare in ballo un discorso sociale e critico nei confronti della politica (dato che si tratta di un freak-movie ambientato in parlamento) è parecchio fuori luogo. Non sono queste le intenzioni, se intenzioni ci sono, di Wang ed è davvero impossibile immaginare cosa potesse passare per la sua testa mentre girava.
Get the hell out si apre con una didascalia che ammonisce, più o meno: "Se alcune scene disturbano il tuo sguardo, chiudi gli occhi. Un film ti fa soffrire per 90 minuti, un governo sbagliato 4 anni." Ecco il punto: Wang stesso si è reso conto di aver diretto un film inguardabile, solo che gli occhi van tenuti chiusi per 95 minuti, dato l'irrefrenabile cattivo gusto e la stupidità che regnano sovrani e incontrastati, dando vita a quello che rientra, nella mia personale top ten, tra i film più brutti di sempre nella storia del cinema.
Buona visione agli intrepidi che lo terranno in considerazione, se mai arriverà alle nostre latitudini dato che per ora è uscito solo a Taiwan (ma ha girato il mondo dei festival, portandosi anche a casa una vittoria).
"Anni fa le fiabe iniziavano con 'C’era una volta…'.
Oggi sappiamo che iniziano tutte con 'Se sarò eletto…'." (Carlyn Warner)
Trailer
F.P. 26/12/2020 - Versione visionata in lingua thailandese (durata: 95'45")
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