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Licensed to Love and Kill

Regia di Lindsay Shonteff vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su Licensed to Love and Kill

di Marco Poggi
6 stelle

Charles Bind, conosciuto nell'ambiente col nome in codice di agente Numero 1 è mandato in America per riportare un lord inglese a casa, ma poi scopre il complotto ordito da un senatore folle. Sequel di "Sono il numero 1 del servizio segreto". con l'attore Gareth Hunt de "Gli infallibili tre" che rimpiazza Nicky Henson nel ruolo principale..

Charles Bind, conosciuto nell'ambiente dei servizi segreti  col nome in codice di agente Numero 1 (che abbiamo conosciuto nel film "SONO IL NUMERO UNO DEL SERVIZIO SEGRETO", sempre diretto, nel 1977, da Lindsay Shonteff, ma con il volto di Nicky Henson) è mandato in America per riportare un lord inglese a casa, ma poi scopre il complotto di un senatore folle che vuole uccidere il presidente degli Stati Uniti, rimpiazzando dei politici con dei cloni e lo manda all'aria. Gareth Hunt come nuovo Charles Bind/Numero 1 riprende un po' il suo agente Mike Gambit della serie tv "THE NEW AVENGERS - GLI INFALLIBILI TRE"  (la serie  spionidtica  degli anni'ì70 che è il seguito di "THE AVENGERS - AGENTE SPECIALE",  degli anni'60, sempre con Patrick MacNee, scozzese con bombetta, ombrello truccato e doppiopetto, che alternava diversi partner, come Ian Hendry, Honor Blackman e Diana Rigg), ma se la cava, specie quando deve vedersela con il killer Jansen Fury interpretato da Nick Tate, noto per  aver interpretato il pilota spaziale Alan Carter nel cult tv di fantscienza  "SPAZIO: 1999.. Divertenti la ballerina con i rasoi attraccati ai seni (che fa roteare "minacciosamente") e la sega circolare che spunta dal cofano dell'auto sportiva di Charles Bind (nel film precedente, l'auto di Numero 1, che era d'epoca e non sportiva,, nascondeva  una mitrgliatrice a ripetizione). Lindsay Shonteff rincara la dose e raddoppia dopo due anni dal suo prototipo bondiano, anche se è stato costretto a scegliere un altro attore per il ruolo principale, visto che il primo, Nicky Henson, era impegnato a teatro per una rassegna di Shaklespeare. Anche qui, più che nel protopito, stupisce che il protagonista non sia impersonato da un comico, ma da un attore inglese regolare, come Gareth Hunt, eppure il fatto che il tutto sia uno sberleffo a basso casto è dimostrato dai titoli di testa che sono uguali a quelli di "AGENTE 007  L'UOMO DALLA PISTOLA D'ORO". e dalla colonna sonora, che è la medesima del film precedente. Inoltre, Lindsay Shonteff ripesca Gsry Hope da "SONO DIVERSA...MI CHIAMO BIG ZAPPER" (dove intertpretava il boss del crimine Kono), per dare un volto al senatore Lucufer Orchid, anche se la sua performance non dilaga quanto quella del 1973, visto che è solo uno dei due cattivi del film. Geoffrey Keen (lil caratterista che interpreta il ministro della difesa Frederich Grey nei film di Bond che vanno dal 1977 al 1987) ritorna ad interpretare mister Stovkwell,  l'M della situazione, e, per l'occasione, viene anche introdotto pure uno pseudo Q, che equpaggia il Numero 1 di svariati gadget.. Solo per chi ama le parodie dei film di spionaggio, o per chi di agenti  007 vecchia maniera non può proprio farne a meno.

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