Regia di Carlo Lavagna vedi scheda film
Thriller/horror di regia italiana e cast britannico. Non brilla per originalità, tuttavia "prende" Ottima la prova degli interpreti
Alma e Alex, due sorelle adolescenti vivono insieme alla madre in un hotel dismesso dall’architettura “vintage” completamente isolato, circondato da fitti boschi. sarebbero le uniche sopravvissute, ad un imprecisato cataclisma, Il resto dell'umanità sembrerebbe estinta, dopo l’apocalisse ambientale, che ha reso i raggi del sole, letali per gli esseri umani. Costei, è una donna severa e apprensiva che ha imposto delle rigide regole, che non possono essere infrante, tra cui quella fondamentale di non esporsi mai alla luce. Dunque è lei che provvede a procacciare cibo ed a coltivare erbe officinali in una serra. Alle due giovani, è proibito allontanarsi dall’albergo ed è concesso solo istruirsi per diventare cacciatrici. Ricorda spesso loro che devono evitare di oltrepassare il fiume, che delimita l'unico spazio antistante che le due possono praticare: ci sono migliaia di insidie e pericoli, soprattutto le cosiddette “Ombre”: minaccia “oscura”. Ma, diventando grandi, il bisogno di conoscenza si fa sempre più forte; le due ragazze si fanno via via sempre più intraprendenti; un giorno nelle loro ormai frequenti peregrinazioni, si introducono di nascosto in un magazzino a cui la madre aveva l'accesso esclusivo, qui trovano tanti oggetti sconosciuti, tra cui un telefono e una rivista erotica. Successivamente sempre più animate da curiosità, provano a lanciare un "messaggio nella bottiglia" nel fiume, da cui la madre le ha sempre tenute lontano, nel disperato tentativo di contattare qualche altro sopravvissuto. La genitrice mangia la foglia, le stana e le punisce, imprigionandole nella loro stanza, ma riescono a fuggire. Si inoltrano nel bosco, Alma però si pente e vorrebbe rientrare, litiga con la sorella, che se ne va, poi inciampa, cade e perde conoscenza: sua madre la ritrova e la conduce a casa, curandola; la ragazza scambia la propria tazza di tè con quella della madre, che cade in un sonno profondo, consentendo ad Alma di allontanarsi di nuovo, la madre si sveglia, la insegue ma, proprio quando sta per raggiungerla, cade in una buca e ne resta infilzata, prima di morire, la donna indica ad Alma un sentiero che la conduce alla “verità”. Interamente girato in Irlanda e recitato da cast britannico è un thriller/horror italiano, il regista è Carlo lavagna. Il doppio twist finale, che gli spettatori più smaliziati sono in grado di prevedere, arriva forse un po’ troppo tardi nell’economia della narrazione, molto dilatata, tuttavia il film offre dei buoni momenti di suspence e un climax efficace, in virtù di una perfetta e suggestiva atmosfera e grazie alla prova attoriale del trio di interpreti nonché alla suggestiva location. Amplifica il senso di straniamento, l’ottima partitura di “Chamber music” a cura di Michele Braga, colonna sonora perfettamente calzante a questo contesto.
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