Trama
Alma e Alina sono due sorelle adolescenti, sopravvissute a una catastrofe che ha gettato il mondo nel caos. Vivono nel bosco e sono protette dalla Madre dalle sinistre Ombre. Quando la donna sparisce, Alma e Alina scopriranno verità inattese sulla loro stessa natura.
Approfondimento
SHADOWS - OMBRE: THRILLER PSICOLOGICO, FANTASCIENZA POST APOCALITTICA E STORIA DI FORMAZIONE
Diretto da Carlo Lavagna e sceneggiato da Damiano Bruè, Fabio Mollo, Vanessa Picciarelli e Tiziana Triana, Shadows - Ombre racconta la storia di Alma e Alex, due sorelle adolescenti che vivono nascoste nell'oscurità dei boschi, in un vecchio hotel abbandonato, con la loro Madre, una donna severa che le protegge dalle misteriose insidie del mondo esterno. Ma con il passare del tempo inizia a farsi spazio nelle due ragazze una nuova consapevolezza che le porterà a infrangere le regole, spezzando l'apparente equilibrio delle loro vite e portando alla luce un inquietante segreto.
Con la direzione della fotografia di James Mather, le scenografie di Joe Fallover, i costumi di Louise Stanton e le musiche di Michele Braga, Shadows - Ombre è stato così presentato dal regista in occasione della partecipazione alla Festa del Cinema di Roma 2020: "Shadows - Ombre combina il thriller psicologico, la sospensione tipica dei film post-apocalittici e note da romanzo di formazione. È un film che cerca la propria originalità sia nella commistione di questi diversi generi sia nel modo in cui questi si intrecciano a tematiche più intime e profonde come l'Edipo, la menzogna come matrice di mondi paralleli, l'identità. Il nucleo principale gira intorno al tema del rapporto madre-figlia in una condizione di isolamento in cui la reciproca dipendenza prende sfumature psicotico-ossessive. In questo senso il film è il racconto dell'inevitabile esplosione di questo incastro viscerale nel momento in cui Alma, una figlia vessata, riesce, grazie all'aiuto di una sorella minore più ribelle, a liberarsi dalle catene di una madre iperprotettiva. Nel compiere questa difficilissima liberazione, come un ostaggio nei confronti del proprio carceriere, Alma svela non solo la dipendenza malata verso sua madre, la sua sindrome di Stoccolma per intenderci, ma anche e più violentemente, la dipendenza della madre nei suoi confronti. Il film ha anche un livello ulteriore che riguarda l'importanza dell'immaginazione come strumento di difesa ed evasione da un ambiente ostile. Non tutto infatti nel mondo di Alma è reale e come in uno specchio distorto, sia lei che sua madre hanno creato mondi immaginari per superare i propri traumi".
Ha poi aggiunto: "Ho deciso di ambientare la vicenda in un albergo anni Settanta abbandonato al centro di un bosco impenetrabile. Mi piaceva l'idea di una famiglia di sole donne intrappolate in un luogo isolato e irraggiungibile ma dentro al quale fossero libere di muoversi con apparente libertà. Questo ha fatto sì che il film respirasse pur svolgendosi quasi esclusivamente in un unico ambiente. L’ambizione era di creare un immaginario in cui collassassero la fiaba e il cinema sperimentale, Hansel e Gretel e A Venezia... un dicembre rosso shocking, ma anche i film di fantascienza italiani da Ferreri a Petri e il "libero rigore" espressivo di Altman. Ho provato a cercare uno straniamento attraverso musiche ispirate a Penderecki ma anche a canti popolari, a ballate anni Quaranta, alla solitudine di melodie fischiate, sempre cercando un tono sospeso e avvolgente".
Il cast
A dirigere Shadows - Ombre è Carlo Lavagna, regista e sceneggiatore italiano. Nato a Roma, ha studiato filosofia all'Università La Sapienza e all'Università di RUK (Copenaghen). Ha vissuto tra l'Europa e gli Stati Uniti prima di tornare in Italia per girare Arianna, il suo primo lungometraggio presentato al… Vedi tutto
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Commenti (12) vedi tutti
Sembra quasi un Film Teatrale che effettivamente come rilevato da qualcuno potrebbe ricordare il noioso "The Village".voto.2.
commento di chribio1Superati i primi noiosi 15 minuti, poi tutto ha un senso. Nel complesso senza lode ne infamia.
commento di gruvierazMeriti e demeriti - a mio parere - di questa pellicola, sono solo nel centellinare troppo la figura della madre che - ripeto, a mio parere - è il punto centrale della storia, e di cui naturalmente non voglio svelare la fine. Peccato, perché è ben fatto. Voto: 6+ (sei più).
commento di Roberto MorottiNon male, ma bene è un'altra cosa. 5
commento di fra_pagaNon male come impianto registico, recitazione ed ambientazione, compreso il finale in stile Shyamalan che costringe a rivedere la pellicola a ritroso ribaltando il senso della trama.
commento di Arch_StantonThriller/horror di regia italiana e cast britannico. Non brilla per originalità, tuttavia "prende" Ottima la prova degli interpreti
leggi la recensione completa di Furetto60Ombre allo Specchio.
leggi la recensione completa di mckMinestrone di generi che può anche risultare accattivante sebbene non molto originale e comunque privo di identità, cioè mostriciattolo globalista dove sceneggiatori italiani producono copioni nella lingua "superiore" da far recitare ad attrici britanniche con la collaborazione della solita Rai, la televisione coloniale italiana.
commento di bombo1Carlo Lavagna è un regista che tenta strade coraggiose perché poco tracciate dalle produzioni nostrane. In tal senso, "Ombre" risulta essere un film abbastanza anomalo, una storia dal sapore distopico che prende in prestito paure ataviche mutuate dalla tradizione popolare. Un binomio affascinante che però non basta da solo ad innalzare il film.
commento di Peppe ComuneScopiazza il film capolavoro the Village.
commento di scursuniChi ha paura della strega cattiva ??.....la strega in questo caso e' una mamma che tiene segregate le due figlie in una foresta impenetrabile.Una fiaba nera che non aggiunge nulla di nuovo a questo tipo di opere.Siamo sul cinque (per me).
commento di ezioDietro la scorza della fantascienza distopica, il film di Lavagna si sviluppa come un thriller psicologico destinato a sfociare nel racconto di formazione.
leggi la recensione completa di pazuzu