Regia di Stelvio Massi vedi scheda film
Terza apparizione cinematografica del poliziotto Mark, che però qui cambia nome e ruolo: non si chiama più Terzi ma Patti ed è un semplice agente di p. s., con spiccato accento romanesco. Il film funziona per due terzi - con un personaggio che enuncia chiaramente la teoria della strategia della tensione -, poi resta un po' avviluppato su sé stesso, con questi personaggi in cerca di un finale plausibile, che tuttavia stenta ad arrivare. Ed infatti questa è l'ultima avventura di Mark ed anche l'ultimo film di Gasparri. Ed è un peccato, perché lo sfortunato divo dei fotoromanzi cominciava a sapersi muovere all'interno dell'inquadratura, al contrario delle sue prime prove, in cui, da buom modello fotografico, era piuttosto statico e legnoso nei movimenti. Steiner si conferma un ottimo cattivo, Albertini ha una parte un po' troppo scarna e Malisa Longo si fa ammirare in tutta la sua bellezza. (19 aprile 2008)
Il poliziotto romano Mark Patti s'infiltra in quella che sembra una sorta di banda Baader-Meinhof, dedita al terrorismo internazionale, che trascina il protagonista fino a Vienna.
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