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Luca

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Regia di Enrico Casarosa

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  • In TV
  • Rai 3
  • canale 3 HD 503
  • Ore 21:20
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Trama

In una splendida città di mare della Riviera italiana, un giovane ragazzo vive un'esperienza di crescita personale durante un'indimenticabile estate contornata da gelati, pasta e infinite corse in scooter. Luca condivide queste avventure con il suo nuovo migliore amico, ma tutto il divertimento è minacciato da un segreto profondo: lui in realtà è un mostro marino proveniente da un altro mondo situato appena sotto la superficie dell'acqua.

Approfondimento

LUCA: UN'AVVENTURA SULLE COSTE ITALIANE

Diretto da Enrico Casarosa e sceneggiato da Jesse Andrews e Mike Jones a partire da una storia dello stesso Casarosa, Luca è una storia divertente ed emozionante che parla di amicizia, di crescita personale e racconta di due mostri marini adolescenti in un'estate che cambierà la loro vita. "Questo film parla delle amicizie che ci cambiano la vita", ha affermato il regista Enrico Casarosa. "È una lettera d'amore alle estati della nostra giovinezza, quegli anni formativi in cui stiamo scoprendo noi stessi". La produttrice Andrea Warren ha aggiunto: "È un magico racconto di formazione. È incentrato sull'idea di ricordare le persone che ci hanno formato lungo il nostro cammino".

"Luca è un bambino timido, educato, introverso e ligio alle regole che ha un desiderio segreto di vedere il mondo e imparare tutto ciò che può su di esso", ha dichiarato lo sceneggiatore Jesse Andrews. "Ma, per tutta la vita, gli è stato detto che i mostri marini non dovrebbero mai salire in superficie e uscire dall'acqua, dove sembrano accadere tutte le cose più interessanti". Non bisogna quindi sorprendersi che Luca sia segretamente affascinato da tutte le cose che riguardano gli umani. La sua curiosità si scatena soprattutto quando scopre degli oggetti che sono sprofondati in mare dalla superficie. "Luca non sa nulla del mondo in superficie", ha sottolineato lo sceneggiatore Mike Jones. "Quindi questi oggetti sono dei piccoli assaggi di un altro mondo, come se fossero oggetti provenienti dall'atterraggio di un extraterrestre sulla Terra. È un ragazzino pieno di immaginazione, dunque quando incontra Alberto, che conosce realmente questi oggetti, Luca si sente davvero affascinato". Infatti, Alberto, che è un mostro marino come lui, si è avventurato in superficie e per questo motivo Luca lo rispetta moltissimo, dopo aver superato lo shock iniziale. Perché, come si scopre, i mostri marini hanno l'abilità di mimetizzarsi tra gli umani. "Alberto trascina letteralmente Luca fuori dall'acqua e noi scopriamo che questi mostri marini hanno la magica abilità di trasformarsi in esseri umani quando sono asciutti", ha affermato Casarosa. "Ci siamo ispirati a creature marine reali come i polpi, che sono in grado di mimetizzarsi e cambiare il loro aspetto".

Come risultato, i due hanno carta bianca per esplorare la terra in cui vivono gli umani. E mentre si gode questa libertà, Luca si rende conto che i pericoli di cui la sua famiglia lo aveva avvertito non sono completamente infondati. La loro avventura ha un potenziale illimitato, basta che i due rimangano asciutti. "Se venissero bagnati dalla pioggia o colpiti con degli schizzi, il loro segreto potrebbe essere svelato", ha notato Jones. Il loro senso dell'avventura (rischi a parte) è simboleggiato in larga parte dall'immagine di una Vespa appesa nel nascondiglio di Alberto. "Rappresenta la fuga, la libertà, l'amicizia e la promessa di esplorare il meraviglioso mondo che li circonda", ha aggiunto Andrews.

L'ambientazione costiera italiana è stata creata in un meraviglioso stile pittorico fortemente voluto da Casarosa, e che proviene dalla sua infanzia. "Ho avuto la fortuna di crescere a Genova, una città portuale sulla Riviera italiana", ha dichiarato. "È una costa molto particolare perché è molto ripida: le montagne escono dal mare. Le città sono bloccate nel tempo: sono davvero pittoresche. Le ho sempre immaginate come dei piccoli mostri che escono dall'acqua". Da qui nasce l'idea dei mostri marini, anche se le creature marine di Luca non sono esattamente spaventose. Ispirandosi alle creature trovate in vecchie mappe risalenti al periodo rinascimentale, oltre che a illustrazioni scientifiche dei pesci di quella regione e a disegni giapponesi di draghi e serpenti, gli artisti hanno creato mostri marini credibili, interessanti e soprattutto espressivi, dato che la storia è incentrata sull'amicizia nascente tra Luca e Alberto. "La loro amicizia tira fuori il meglio da Luca, dandogli la sicurezza interiore necessaria a spiegare le ali e correre maggiori rischi", ha sostenuto la produttrice esecutiva Kiri Hart. "È una storia assolutamente adorabile e toccante sull'amicizia e su come i nostri amici siano in grado di far emergere certe parti di noi, dandoci l'opportunità di scoprire qualcosa di più su noi stessi".

I PERSONAGGI

Luca Paguro è un mostro marino di 13 anni intelligente, creativo e con una curiosità illimitata, specialmente quando si parla del mondo misterioso al di là del mare. Anche se per tutta la sua vita gli è stato detto che il mondo degli umani è un luogo pericoloso, lui desidera qualcosa di più di una vita tranquilla nella fattoria di famiglia, in cui ogni giorno porta le triglie a pascolare. Così, quando un altro mostro marino che è stato davvero in superficie prende Luca sotto la sua pinna, i suoi occhi si spalancano di fronte a un nuovo mondo pieno di possibilità.

Alberto Scorfano è un mostro marino adolescente indipendente e dallo spirito libero, con un entusiasmo sfrenato nei confronti del mondo degli umani. Espressivo e socievole, Alberto è interessato prima di tutto a divertirsi, quindi non ci pensa due volte a invitare un altro mostro marino in superficie insieme a lui. Oltretutto, Luca è la persona perfetta per ascoltare le storie di Alberto, che sembra avere una vasta (e discutibile) conoscenza di tutte le cose che riguardano gli umani.

Giulia Marcovaldo è un'avventuriera estroversa e affascinante che ama leggere e imparare. Vive a Portorosso solo durante l'estate, quindi non ha molti amici ed è un bersaglio facile per il bullo della città. Ma quando arrivano due nuovi ragazzini che hanno chiaramente bisogno di un alleato, Giulia è più che felice di assecondarli, specialmente quando accettano di unirsi a lei in una corsa locale che Giulia vuole disperatamente vincere.

Ercole Visconti è il bullo del piccolo paesino italiano di Portorosso e il più volte campione della corsa Portorosso Cup. È uno sbruffone che possiede una Vespa ed è convinto che tutti lo amino e adorino ammirarlo mentre mangia panini. Ha due seguaci devoti, Ciccio e Guido, che lo accompagnano dappertutto, pronti a eseguire i suoi ordini.

Daniela Paguro è l'amorevole madre di Luca, determinata a tenere suo figlio al sicuro. Avverte spesso Luca dei pericoli oltre il mare e dei mostri terrestri che vivono lì. Daniela non è un avversario facile: se dovesse pensare che Luca stia infrangendo la regola numero uno (ossia non avvicinarsi alla superficie), farebbe di tutto per fermarlo.

Massimo Marcovaldo, il padre di Giulia, è un pescatore imponente, pieno di tatuaggi, con un braccio solo e di poche parole. Luca e Alberto non possono fare a meno di sentirsi intimiditi dalla sua maestosa stazza e dalla sua destrezza con il coltello, ma Massimo ha un cuore tenero, soprattutto nei confronti di sua figlia.

Lorenzo Paguro è il benintenzionato ma talvolta distratto padre di Luca, che ha una grande passione per il suo hobby: allevare granchi da gara.

Nonna Paguro e Luca hanno un'intesa. Lei nota la scintilla negli occhi di suo nipote, che desidera qualcosa di più, ed è davvero felice per lui, anche se in segreto. La nonna sa che infrangere qualche regola fa parte del processo di crescita ed è un po' troppo felice di far finta di niente se il lato ribelle di Luca dovesse emergere. Ciò che i suoi genitori non sanno, non potrà far loro del male.

Curiosità

RICERCHE E ISPIRAZIONI

Fin dalle prime fasi della produzione, il regista Enrico Casarosa ha deciso che il film avrebbe dovuto essere raccontato dal punto di vista del tredicenne Luca. A tale scopo, la costiera italiana comunica un immediato senso di meraviglia. Il magico e trasformativo senso di fuga immaginato dal regista Enrico Casarosa è completato dall'idea spensierata dell'estate, da un'era davvero nostalgica e da un meraviglioso stile pittorico. "La mano dell'artista è un concetto a cui penso spesso", ha affermato Casarosa. "Cerchiamo di dare un po' di quel calore e di quelle imperfezioni all'animazione computerizzata. E la nostra storia vi porterà in un luogo fantastico, che però è anche ispirato a dove sono cresciuto".

Casarosa, ovviamente, è cresciuto in Italia, a Genova nello specifico. "Trascorrevo le mie estati nei piccoli paesini lungo la costa. Le Cinque Terre sono molto vicine a dove sono cresciuto. Quei cinque paesi sono deliziosi: in un certo senso è come se fossero bloccati nel tempo, dato che sono così piccoli. Hanno mantenuto un aspetto antico e vissuto, che è davvero meraviglioso e pittoresco. Mi sono trasferito negli Stati Uniti quando avevo una ventina d'anni: come capita spesso, più ti allontani dalle tue radici e più impari ad apprezzarle".

I VIAGGI DI RICERCA

Per assorbire alcune delle caratteristiche che Casarosa sperava di infondere nel film, alcuni membri del team di produzione di Luca hanno effettuato due viaggi di ricerca sulla Riviera italiana. "Abbiamo visitato tante cittadine diverse”, ha continuato il regista. "Bisogna andare fisicamente in questi luoghi per sperimentare in prima persona i tessuti, la luce, l'acqua, l'età dei luoghi, i sapori. Il cibo è diventato una cosa molto importante da provare".

La scenografa Daniela Strijleva è stata felice di assaggiare i sapori locali. "Come prima cosa, siamo andati a cena con i genitori di Enrico", ha affermato. "Oltre a goderci il cibo e studiare l'Italia, abbiamo anche avuto l'opportunità di creare un legame tra tutti i membri del team e riflettere insieme sul processo creativo".

"Abbiamo visitato i luoghi dove Enrico era stato da bambino", ha proseguito Strijleva. "Lo abbiamo visto arrampicarsi su uno scoglio alto nove metri e tuffarsi. Dopo un primo shock, ci siamo resi conto che lo faceva fin da quando era piccolo. Sperimentare le sue memorie e la sua nostalgia ci ha permesso di comprendere meglio il suo amore per questo luogo. E ovviamente, incontrare le persone di quella regione (pescatori, abitanti) ci ha dato tantissimi elementi su cui lavorare".

Casarosa ha aggiunto: "Ci sono tantissimi personaggi. Questi piccoli paesini hanno tutti i soliti sospetti: il poeta, i pescatori e i chiacchieroni".

UN'AMBIENTAZIONE SENZA TEMPO

Secondo il regista, il film è ambientato all'incirca alla fine degli anni Cinquanta/inizio degli anni Sessanta, anche se l'obiettivo era quello di creare un’ambientazione senza tempo. I filmmaker si sono immersi nella cultura italiana di quell'epoca per catturare meglio il look desiderato. "Ho sempre pensato che l'età dell'oro italiana (gli anni '50 e '60) fosse davvero affascinante. Il cinema e la musica di quel periodo sono iconici e speciali".

La scenografa Daniela Strijleva è d'accordo. "È un periodo davvero evocativo, bellissimo, romantico e senza tempo", ha dichiarato. "Era anche estremamente adatto a questa storia. Oltre a volerne sapere di più su questo periodo storico, ero attratta anche dall'approccio affascinante e dallo stile delicato sviluppato da Enrico, simile a quello di un libro di fiabe".

ISPIRAZIONI

Le altre fonti di ispirazione includono i miti, le leggende e il folklore italiano, dai racconti sui draghi alla storia di un polpo che, suonando le campane di una chiesa, salvò un villaggio da una banda di pirati. "Alcune di queste storie furono inventate dai pescatori", ha affermato Casarosa. "Trovavano un luogo in cui si pescavano molti pesci e non volevano che altri ci andassero".

Il look del film (e l'arte di Casarosa in generale) è influenzato dall'animazione e dall'arte giapponese. "Enrico disegnava queste forme semplici e sinuose che raffiguravano immagini riflesse nell’acqua. Sembravano delle vere incisioni giapponesi", ha sottolineato Strijleva. "Tenendo questo a mente, abbiamo affrontato una sfida che si è rivelata molto divertente: semplificare il look di un film 3D, ottenendo un livello di caricatura che fosse fedele allo stile di Enrico. È molto espressivo e lirico".

Il cast

A dirigere Luca è Enrico Casarosa, regista e autore della storia di origine italiana. Casarosa è entrato nei Pixar Animation Studios a gennaio del 2002. Ha iniziato la sua carriera come story artist per Cars - Motori ruggenti prima di lavorare ai lungometraggi vincitori dell'Academy Award Ratatouille e Up. Ha… Vedi tutto

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Commenti (11) vedi tutti

  • Dichiarazione d'amore alla Liguria e alla sua gente

    commento di Ippolito-Abelli
  • Non un capolavoro assoluto come "Coco" ma molto bello e toccante, oltre al messaggio di accettazione e comprensione delle diversità un omaggio sentito ad un'Italia che purtroppo non c'è più.

    commento di Aaanton71
  • "Silenzio, Bruno!" (Bruno/database, dice a te?!?) Il miglior "Cartone Animato" (così si chiamavano una volta) dai tempi degli Aristogatti.

    commento di leporello
  • Bello e originale.

    commento di gruvieraz
  • Disney Pixar al meglio per un film perfetto per la famiglia: piacerà a tutte le età.

    leggi la recensione completa di tobanis
  • Noioso per metà film: storia per bambini pensata solo ad uso bambini, tranne la morale che è tutta rivolta ai genitori. Alcuni potrebbero perfino trovarlo diseducativo visto che fondamentalmente dice "non date troppo ascolto ai genitori" anche se, a mio avviso, la morale è la cosa migliore del film, attuale e sincera. Finale atipico e commovente.

    commento di Yayas82
  • Un film che parla di amicizia, del diverso e dei genitori. Un film per famiglie, adatto a grandi e piccini

    leggi la recensione completa di ANDTV
  • Fresco, colorato e allegro inno all'amicizia, all'integrazione e all'importanza della conoscenza. Meno sofisticato e originale rispetto ad altri prodotti della Pixar (evidenti gli echi de La Sirenetta e Pinocchio), ma comunque in grado di regalare una piacevole evasione, forse maggiormente apprezzabile dal pubblico più giovane e spensierato.

    commento di Fanny Sally
  • a malincuore risulta un filmetto per bambini senza nessuna particolarità. Anche graficamente non siamo a chissà quali livelli :/ sapete quanto adori lo studio di Lasseter&co e quanto lo abbia approfondito negli anni, ma Luca non raggiunge neanche lontanamente la qualità della maggior parte delle opere Pixar.

    commento di Genga009
  • Non aspettatevi un capolavoro del livello di Inside Out e Soul: questo film non ne ha minimamente la forza e le idee. Resta però un prodotto discreto, con di fondo dei bei messaggi a livello di integrazione ma anche di conoscenza, che ovviamente tanti non vorranno capire. Produzione sottotono per la Pixar, ma non un tonfo.

    commento di silviodifede
  • Rispetto ai Pixar storici, ma anche ai recenti "Inside Out" e "Soul", il film di Enrico Casarosa non possiede quella componente filosofica e introspettiva che rende il cinema di animazione apprezzabile anche da un pubblico maturo. E' fondamentalmente un bellissimo cartone per ragazzi, leggero e pulito con una morale di tendenza.

    leggi la recensione completa di kinemazone
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