Regia di Arab Nasser, Tarzan Nasser vedi scheda film
VENEZIA 77 - ORIZZONTI
La vicenda sentimentale tutta privata e scarsamente condivisa, dell'anziano, tenero pescatore Issa - uomo che solo ora, alla ragguardevole età dei suoi primi sessant'anni, comincia a ritenere impellente il fatto di trovare moglie, è un espediente narrativo accattivante e furbetto che i fratelli gemelli trentaduenni identici e vestiti eccentricamente qui al festival che li ospita in concorso Orizzonti, come dei feticisti da leather bar in stile Pacino nel film di Friedkin Cruising, utilizzano per raccontarci la vita quotidiana in un luogo caldo e politicamente instabile come la striscia di Gaza.
E di Gaza città, vivace e popoloso centro cittadino in mano ad Hamas, i cui abitanti tuttavia non rinunciano a vivere una loro vita privata spesso contraddistintacda una calma quasi improbabile e del tutto inedita, che li spinge ad occuparsi anche di sentimenti e fin di frivolezze.
Non contenti, i due scaltri gemelli Nasser - Tarzan & Arab - ci inseriscono anche un curioso fatto di cronaca, riveduto e corretto, relativo al ritrovamento di una preziosa statua di Apollo greca.
I due attribuiscono il ritrovamento, avvenuto per davvero, al nostro pescatore, che è riuscito ad occultare il cimelio, salvo essere presto individuato come il maggior sospettato dalla locale polizia.
Per quel che attiene la sua futura sposa Issa non sente orgogliosamente di farsela scegliere con codardia dalla intraprendente sorella, ma la individua di sua iniziativa nella dolce e riservata vedova Siham, sarta timida e discreta che non sarà tuttavia facile riuscire a convincere, soprattutto se osteggiata dalla figlia tenace di costei.
Ma, da tipica favola dei sentimenti, tutto finirà per risolversi, più o meno, in un mix di simpatia ed amarezza di fondo che ben si contestualizzano con lo spirito di un popolo da troppo tempo in ostaggio degli eventi e dell'arroganza e prepotenza di chi si erge a paladino del comando.
Facendo perno sulla bravura dei due protagonisti, Salim Daw e la star assoluta Hiam Abbbas, che recitano finemente per sottrazione ricamando ritratti finemente introspettivi dei rispettivi personaggi, il film finisce per crogiolarsi sin troppo in questa sua forte dinamica, perdendo un pò il filo del discorso, già debole di suo, e risultando nulla più che una commedia leggera poco risolta e sin fiacca. Peccato.
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