Regia di Jasmine Trinca vedi scheda film
Il mistero del rapporto madre/figlia nel corto di Jasmine Trinca film commovente e ben diretto.
Being My Mom Italia 2020 la trama: In una Roma torrida un giorno d’estate una madre ed una figlia camminano senza soluzione di continuità, trascinando con loro una valigia di grosse dimensioni. Si annusano, si cercano e tentano di sfuggire l’una all’altra, per ritrovarsi sempre, ribaltando a volte i propri ruoli naturali. Fino a che un profondo gesto d’amore rivela a loro un inaspettato attaccamento di affetto sublime. La recensione: catartico esordio alla regia di Jasmine Trinca, uno squarcio privato e segreto sul mistero della maternità. Grandi protagoniste Alba Rohrwacher e Maayane Conti che interpretano una madre ed una figlia. Un rapporto silente di giochi degli sguardi di complicità di detto, non detto o semplicemente intuito. Questo corto viene dedicato dalla regista alla madre scomparsa a causa di una malattia degenerativa. Un’opera sincera e lucida, chiaramente una metafora, che esprime in poche immagini sintetiche l’amore che lega una madre alla sua creatura fatta di tenerezza infinita il tutto finemente tratteggiato in modo malinconico e dolcissimo e si fa fatica a trattenere la commozione sulle note della splendida “Se bruciasse la città”di Massimo Ranieri. Questo pregevole corto ha partecipato in concorso a Venezia 77 nella sezione Orizzonti. Le due attrici protagonisti si rivelano interpreti straordinarie la piccola Maayane Conti racchiude in sé l’inesperienza della giovane età ed il suo sguardo meravigliato sul mondo intorno a sé. Alba Rohrwacher e’ la solita grande attrice che ormai conosciamo ed apprezziamo, con una punta di sana follia che la contraddistingue.
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