Regia di Kornél Mundruczó vedi scheda film
Raccontare il dramma della perdita ed il lento logorio della sofferenza: questo è l'obiettivo del regista ungherese Kornél Mundruczó, che con Pieces of a Woman realizza un ineccepibile saggio sulla direzione degli attori. I molti pianisequenza dell'opera rigettano la tendenza alla spettacolarità, motivo per il quale tale tecnica è stata spesso sfruttata negli ultimi anni, bensì ricercano la vicinanza tra lo spettatore e i personaggi in scena. La tragedia divampa, per poi farsi lenta e silenziosa, bucando la quarta parete senza fare ricorso al metacinema, ma andando a cercare la potenza delle performance attoriali, tutte superbe, dalla (giustamente) premiata Vanessa Kirby al sommesso Shia LaBeouf.
Forse eccessivamente romantico in un finale didascalico per chi vuole coglierlo, Pieces of a Woman è un'opera ben calcolata, conscia del fatto che poche idee, ma buone, seppure possano essere divorate e consumate in fretta, come le mele che la protagonista adora, a loro volta possono generare meli rigogliosi, tornare alla vita, e far risplendere la bellezza nella semplicità.
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