Regia di Kornél Mundruczó vedi scheda film
La disperazione di due genitori che si vedono morire la propria bimba durante il parto in casa. Un drammone che lascia col fiato sospeso. Ellen Burstyn sontuosa e grandiosa.
Se avesse seguito i consigli della madre probabilmente sua figlia sarebbe ancora viva. Ma Martha è testarda e, d'accordo col compagno Sean, decide di seguire la strada per un parto in casa. Risultato uguale dramma. La piccola Yvette muore, forse per un errore compiuto dall'ostetrica. La coppia cade in una profonda crisi, ognuno reagisce a modo suo, il dolore è troppo forte da pensare a ricostruirsi e per di più, ad alimentare il fuoco interiore, si mette pure l'impazienza della madre di Martha (Ellen Burstyn) che vuole a tutti i costi giustizia. Il film è scandito da scene crude e realistiche che preannunciano il peggio, Sean lascia Martha, lei sull'orlo della depressione, sua madre che urla vendetta. Bravo però il regista a sfumare il dolore man mano che l'azione si compie, merito pure di una viva speranza che germoglia dai semi di una mela, una vita nuova in grado di regalare la felicità promessa lasciando spazio a orizzonti più luminosi. Il tempo attenua le ferite. Ottima la sceneggiatura, cosi e così la musica, buona l'ambientazione. Giudizio finale: 6,5.
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