Regia di Julia von Heinz vedi scheda film
Il cinema tedesco ha una tradizione abbastanza antica nella rappresentazione delle lotte giovanili in epoca pre- e post- sessantottina: un esempio per tutti, la seconda serie di Heimat. Il tono però del film di Julia von Heinz, in concorso a Venezia 77, ha vezzi un po’ più francesi, tutto camera a mano, rincorsa ai volti durante le manifestazioni in piazza e enorme febbrilità e veemenza come in Assayas. Va indubbiamente premiata la capacità della regista di comunicare l’energia e l’intraprendenza dei giovani protagonisti, anche e soprattutto nello sfogo dei loro istinti e delle loro attrazioni sentimentali; aiuta molto in questo un commento musicale discreto ma che sceglie poi diegeticamente della musica molto coinvolgente ed energica. Gli sviluppi di trama non possono dirsi troppo originali, dato che c’è di mezzo una ragazza di oggi che viene introdotta al mondo delle lotte antinaziste e si innamora di un altro giovane attivista. Più curiosa invece l’ambiguità del rapporto dei due con l’amico di lui, onnipresente e quasi sul punto di dare inizio a un menage a trois a sorpresa. Non diremo se questo si verifica o meno, ma il film in generale purtroppo si mantiene pudico, un po’ troppo specie se pensiamo a certi altri precedenti del cinema tedesco. Resta però il fatto che il film usa l’attivismo e la lotta rivoluzionaria come scusa per l’identikit di una ragazza che cresce e scopre il mondo, non per raccontare una generazione - in questo sarebbe risultato troppo nostalgico. E se infastidisce il pudore, sia chiaro anche che i giovani di oggi non sono quelli di ieri. E il film si adatta a quelli di oggi, soprattutto nei toni: And Tomorrow The Entire World è infatti un film per ragazzi che non si appesantisce mai, fa un simpatico colpo gobbo finale e si mantiene coerente senza scivoloni eccessivi. Anche per questo sarà facile, però, dimenticarlo.
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