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E domani il mondo intero

Regia di Julia von Heinz vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su E domani il mondo intero

di obyone
7 stelle

 

Mala Emde, Tonio Schneider, Noah Saavedra

And Tomorrow the Entire World (2020): Mala Emde, Tonio Schneider, Noah Saavedra

 

Venezia 77. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.

"Und morgen die gantze Welt" di Julia von Heinz è stato l'ultimo film inserito nella rosa delle opere scelte per rappresentare il proprio paese nella corsa all'Oscar 2021 nella categoria miglior film internazionale. E, benché non abbia superato il primo step e non sia entrato nella short list comunicata lo scorso gennaio dall'Academy, il film ha fatto, comunque, parlare molto di sé per il forte spirito antifascista che ha scatenato, immancabilmente, le ire politiche di alcuni membri del Bundestag. Il film è stato bersagliato dall'AfD, il partito dell'estrema destra tedesca, che ha presentato nei mesi scorsi un interpello parlamentare denunciando la presunta irregolarità nell'attribuzione di quasi 500.000 euro per un film che noi definiremmo di evidente interesse nazionale ma che Alernative für Deutschland ha considerato un attacco alla propria immagine. Ma se da noi, la "kleine Anfrage an den Bundestag", sarebbe stata presentata in Parlamento per indagare su sperpero di danaro pubblico e clientelismo, in Germania la richiesta presentata al Parlamento, da parte di quattro deputati della parte lesa, è stata voluta per smascherare la presunta disonestà del servizio pubblico nel concedere fondi per un film chiaramente troppo indulgente verso la Sinistra nazionale di Antife e vergognosamente fallace nel ritratto del movimento neo-nazista, troppo simile nel logo e nei modi a AfD stessa per non richiamare una dannosa sovrapposizione d'immagine con li partito.

La scelta della German Film Foundation di elargire danaro per la produzione del film di von Heinz e per promuoverne la causa ad Hollywood sarebbe stata, dunque, per i quattro parlamentari, una violazione da non confondere con l'italico peculato ma da annoverare nella scorretta concessione di fondi pubblici per perorare alcune ideologie poliche a discapito di altre.  

Secca la presa di posizione degli autori. Per il produttore Fabian Gasmia "Le arti visive sono diventate il loro nemico principale" e "questa accusa è solo «il primo passo», ha affermato la regista Julia von Heinz. Cominciarono così i nazisti che prima misero alla gogna gli artisti e le loro opere e poi promossero la loro visione dell'arte a servizio del partito.

 

Mala Emde

And Tomorrow the Entire World (2020): Mala Emde

 

Che il film avrebbe fatto discutere in patria era piuttosto scontato e lo si era capito anche alla Mostra di Venezia, ben lontana dall'epicentro del terremoto politico tedesco, ma parabola amplificatrice di un dibattito intorno al fenomeno del preoccupante risveglio delle destre xenofobe che non conosce lingue e confini. L'antifascismo, anzi sembra diventato di questi tempi un marchio infamante anche e soprattutto per l'ampio seguito dell'ex presidente Usa che ne ha disprezzato i contenuti anziché promuoverne il valore civile e politico.

A proposito di valori il film di Julia von Heinz si sviluppa su un principio cardine della costituzione tedesca. L'articolo 20 stabilisce al capo IV: tutti i tedeschi hanno diritto alla resistenza contro chiunque intraprenda a rimuovere l'ordinamento vigente, se non sia possibile alcun altro rimedio. Poiché al capo I si dice che: La Repubblica Federale Tedesca è uno Stato federale democratico e sociale è facile estrapolare dal contesto che sia lecito combattere, con ogni mezzo possibile, il fascismo. Un articolo che è chiaramente figlio della sua epoca, figlio dell'oppressione nazista che ancora oggi è pesante eredità per il paese ma che può estendersi a qualsiasi forma di governo non democratico. Ma poiché la Germania è da sempre sotto l'attacco dei partiti vicini al nazionalsocialismo risulta quasi impossibile separare il contenuto della norma dalla lotta all'antifascismo di cui Julia von Heinz è stata protagonista negli anni militanti della giovinezza.

 

Mala Emde

And Tomorrow the Entire World (2020): Mala Emde

 

La regista ha voluto questo film, scritto assieme al marito John Quester per combattere nella maturità, con armi diverse, il fenomeno della crescita del fascismo nel paese. Il personaggio di Luisa, studentessa di diritto, che entra nel movimento Antifa, e diventa nel volgere di breve un elemento di spicco e di rottura, è dunque in buona parte autobiografico. Von Heinz che ha eletto il cinema ad arma di lotta antifascista ha riversato su "pellicola" le passate esperienze di militanza sul campo, con sguardo alla contemporaneità, mostrando il contesto politico attuale, diverso da quello della società tedesca del post muro di Berlino. Il lavoro di ricostruzione delle dinamiche interne alla gerarchia del movimento antifascista è interessante così come lo è la descrizione delle schermaglie e delle reazioni dei movimenti neo-nazisti ai ripetuti sabotaggi di Antifa. Il punto in cui la 44enne regista raggiunge l'apice è, tuttavia, la rappresentazione dello scontro dialettico tra coloro che desiderano mantenersi all'interno della legalità e coloro che vorrebbero alzare l'asticella ed intraprendere operazioni di forza commisurate alla dilagante crescita dei gruppi violenti extra-parlamentari, finendo, tuttavia, essi stessi, oltre quel confine di responsabilità e legalità che può mettere fine alla reputazione di una causa rendendola becera al pari di quella combattuta.

Nel film di Julia von Heinz i giovani Alfa e Luisa sono i propugnatori di una poco ortodossa strategia d'attacco mentre Lenor e Batte sono gli esponenti di una più accorta e riflessiva linea di pensiero che si basa sul sabotaggio e la protesta. La demarcazione tra queste correnti di pensiero è il vecchio Dietmar, disillusa ex forza armata della lotta antifascista che media tra le fazioni del gruppo per evitare che gli errori della sua giovanile militanza si ripetano ancora.

"Und morgen di gantze Welt" evoca, inevitabilmente, il capostipite del genere, ossia "Anni di piombo" di Margarethe von Trotta che quarant'anni fa vinse il Leone d'oro alla Mostra del Cinema con la storia di due sorelle accomunate dall'impegno politico ma divise sui mezzi e sulle opportunità. Von Heinz riprende dalla maestra von Trotta la dicotomica suddivisone tra pensiero e azione analizzando un problema che nella sostanza è rimasto tale e quale a distanza di quarant'anni.

Quale risposta dare all'interrogativo che scaturisce dalla costituzione? Quali armi è lecito utilizzare per contrastare movimenti atti a sgretolare il sistema democratico? È già corrotto il sistema democratico da lasciar intendere che la deriva fascista sia già, essa stessa, "resistenza" contro chiunque intraprenda a rimuovere l'ordinamento vigente"?

Non arrivo a pensare a tanto anche se, giustamente, la regista per evitare di essere unidirezionale, innesca un dibattito tra studenti sul tema. Non ci crede nemmeno lei, in verità. Quello a cui crede von Heinz è che la resilizienza è l'unico vero motore della resistenza. Si combatte, si sbaglia, si cade rovinosamente sugli errori commessi ma ci si rialza e si riprende a credere in qualcosa di nuovo. Und Morgen di gantze Welt per l'appunto. Resta da capire, invece, se Julia von Heinz possa pescare, nel futuro, al di fuori della propria zona di comfort. Se il suo cinema possa assumere il diverso titolo di "Und Morgen eine andere Welt", beh, lo scopriremo domani.

 

Mala Emde, Tonio Schneider

And Tomorrow the Entire World (2020): Mala Emde, Tonio Schneider

 

 

 

 

 

 

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