Regia di Enzo Di Gianni vedi scheda film
Renato e Maria, genitori della piccola Pia, versano in cattive condizioni economiche; lei canta in un night frequentato da loschi figuri, mentre lui, disoccupato, si rivolge a uno zio benestante. Lo zio però viene ben presto truffato: dietro al fatto ci sono naturalmente le nuove ‘amicizie’ di Maria.
Enzo Di Gianni è approdato al cinema passando per la musica: autore di testi di canzoni popolari, il Nostro si è dapprima cimentato come sceneggiatore di melodrammi, per poi passare direttamente dietro la macchina da presa. Considerando anche la co-regia con Giorgio Simonelli di Le due madonne (1949), questa è la sua terza pellicola; si tratta in realtà più di un protomusicarello che di un melodramma vero e proprio, poiché (eccezion fatta per il picco tragico nel finale) l’elemento drammatico viene soffocato dalla commedia, i dialoghi e i personaggi virano quasi al neorealismo rosa (ironia, ottimismo, volemosebbene, caricature provinciali) e, soprattutto, le canzonette prendono fin da subito il sopravvento sostituendosi a buona parte della storia, pur senza particolari attinenze logiche con la trama. Nel complesso un lavoretto godibile entro i suoi evidenti limiti, con un ottimo Marco Vicario come protagonista (di rado impiegato in un ruolo così sostanzioso, effettivamente) e al suo fianco Eva Nova, Ave Ninchi, Mario Ferrari, Rosario Borelli, la piccola Paola Quattrini, Guglielmo Inglese e Beniamino Maggio. Di Gianni produce e risulta anche autore della sceneggiatura, con la collaborazione di Enzo Avitabile e di Franco Cirino, entrambi assistenti del regista qui; curiosità: il segretario di edizione è Ettore Fizzarotti, che poi diventerà uno dei maggiori registi di – rullo di tamburi – musicarelli. 3/10.
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