Regia di Luis Garcia Berlanga vedi scheda film
Un'idea cinematografica che per quegli anni, ha un certo effetto, con una trama che attraversa un campo insolito e con una leggerezza ed ironia diversa. Berlanga è un autore spagnolo diverso, il suo cinema, è rimasto nella sua nazione, anche in epoca difficile come il franchismo, cercando di non rinunciare alle proprie idea , magari camuffandole con ironia e divertimento insolito. Un racconto che non nasconde il proprio indirizzo moralistico, ma lo ottiene attraverso uno sguardo quasi fantastico alla Capra.. Sceneggiatura a cui ha collaborato il nostro grande Flaiano, in cui eccelle, non il buonismo fine a sé stesso, ma la fiducia nel genere umano che ogni tanto ha bisogni di ricrearsi. Operazione frutto di una coproduzione italo spagnola e quindi con cast eterogenio,ma ben assimilato, anche se siamo ai tempi di un doppiaggio abbastanza snaturante.
Una storia moralistica, ma impostata con delicatezza
Un regista che è interessante nel panorama spagnolo
Il ruolo dello scenziato
Il quasi farabutto, ma qui nel senso buono.. doppiatissimo
Volto davero che non dice molto, anche se recitazione naturale
Divertente interpretazione
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