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Samp

Regia di Flavia Mastrella, Antonio Rezza vedi scheda film

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La recensione su Samp

di alan smithee
4 stelle

32° TRIESTE FILM FESTIVAL - IL CINEMA DELL'EUROPA CENTRO-ORIENTALE ED. 2021 - Premio Corso Salani
Un tipo losco ed irascibile, tutto scatti inconsulti che muovono il suo corpo ossuto e filiforme tutto spigoli e tic frenetici, nonché grande appassionato di musica ed il ballo al punto da esibirsi senza problemi nelle piazze pugliesi dei suoi luoghi natii in occasione di celebrazioni e feste locali al ritmo di forsennate tarante, decide di dichiarare guerra alla tradizione che lo lega, fino a quel momento, in maniera indissolubile al territorio.
Eliminata la madre, e provato piacere nell'atto di uccidere, si ricicla come serial killer, vestito in modo tutt'altro che ordinario col suo giacchino color rosa acceso, al soldo di loschi individui, approfittando degli incarichi per allontanarsi dalla propria terra, alla ricerca della sua donna ideale, idealizzata in una figura quasi mitica, della quale tuttavia l'uomo conserva lineamenti e tratti ben precisi e definiti.
Torna la coppia Mastrella/Rezza con un'opera che mette a disagio sino all'imbarazzo, in cui ci si trova di fronte più ad una performance d'artista, che ad un film vero e proprio, ovvero al noir che dalle bozze di trama ci si era prefigurati di trovarci di fronte.

Un'opera tutta spigoli ed eccessi, bizzarrie e scatti di umore per un film che, concepito solo e puramente in quanto tale, risulterebbe vittima di inaccettabili difetti di base, come recitazioni davvero approssimative da parte di tutti i personaggi di contorno, nonché in deficit di riprese tecnicamente valide o accettabili che ci tolgano di dosso quel senso di amatorialità che sfocia nell'approssimazione più esasperante.
Forse dovrei conoscere maggiormente la comicità dell'autore, il suo stile e linguaggio certamente poco adatti ad essere assimilati senza una adeguata predisposizione o preparazione.
Certamente a Venezia, ove Samp venne presentato alle Giornate degli Autori, con tanto di spettacolino pittoresco a base di taranta nel piazzale antistante il Palazzo del Casinò del Lido, il film suscitò un certo scalpore ed un certo interesse da parte di chi, come me, mancò a quell'appuntamento ufficiale, distolto da altre programmazioni. 

Un prodotto che è un monito sarcastico alla perseveranza verso la tradizione, qui nemica acerrima del nostro "furioso" assassino Samp, ma vero valore portato all'altare grazie agli eccessi dello snervante e incontenibile protagonista che non si cura di piacere, né di risultare simpatico con la sua comicità convulsa e sin fastidiosa.
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