Regia di Brett Ratner vedi scheda film
Tristezza, per favore vai via, recitava un antico motivetto. Pensando a “Rush Hour” è però difficile scrollarsela di dosso, la tristezza. Perché da un action movie con il più grande attore postkeatoniano (nel senso di Buster), Jackie Chan, ci si aspetta sempre il massimo. E invece il regista Brett Ratner non riesce neppure a tenere il passo di “Arma letale 4”, tanto è insulsa la rappresentazione. Jackie in coppia con l’insopportabile Chris Tucker funziona poco, e lo stereotipo dei “partner per forza” divisi da carattere e nazionalità, rimanda a mezza storia del cinema poliziesco ma ha il fiato corto. Se si vuole, meglio rivedere “48 ore” o “Danko” di Walter Hill. “Rush Hour” non diverte e non sorprende. E Jackie, che ha ormai una certa età, si è fatto doppiare da una controfigura nella scena del salto finale. Come sentire Springsteen in playback. Un concetto che il pensiero non considera.
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