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200 Metri

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Regia di Ameen Nayfeh

Con Ali Suliman, Anna Unterberger, Motaz Malhees, Lana Zreik, Gassan Abbas Vedi cast completo

In streaming Fonte: JustWatch VEDI TUTTI (7)

Trama

Mustafa e sua moglie Salwa provengono da due paesi palestinesi distanti solo duecento metri, ma separati dal muro. Questa strana situazione sta influenzando in negativo un matrimonio che altrimenti sarebbe felice. La coppia comunque fa il possibile per farlo funzionare. Quando è buio, Mustafa accende una luce nel suo balcone per augurare la buonanotte ai figli che sono dall'altra parte e che, a loro volta, rispondono con un segnale. Un giorno Mustafa riceve la telefonata che ogni genitore teme: suo figlio ha avuto un incidente. L'uomo si precipita al checkpoint dove pieno d'angoscia è costretto a fare la fila. Un'attesa inutile a causa di un problema con le sue impronte digitali. L'ingresso gli è negato. Disperato, Mustafa chiede aiuto a un contrabbandiere per oltrepassare il muro. I duecento metri si trasformano in un'odissea di duecento chilometri, alla quale si uniscono altri viaggiatori determinati a oltrepassare quella barriera.

Approfondimento

200 METRI: SUPERARE LE BARRIERE (NON SOLO FISICHE)

Diretto e sceneggiato da Ameen Nayfeh, 200 Metri racconta la storia di Mustafa e della moglie Salwa che vivono a 200 metri di distanza in due paesi palestinesi separati da un muro. Un giorno, Mustafa riceve la telefonata che ogni genitore teme: suo figlio ha avuto un incidente. Precipitandosi verso il checkpoint israeliano, Mustafa si vede negato il permesso di varcare il muro per un tecnicismo. Poiché l'amore di un padre non può essere fermato da nessun ostacolo, non si arrende e si propone di tentare anche l'impossibile per raggiungere il figlio. Sarà così che i 200 metri di distanza si trasformeranno in un'odissea di 200 chilometri quando, senza altra opzione, Mustafa tenterà di passare dall'altra parte del muro di nascosto.

Con la direzione della fotografia di Elin Kirschfink, le scenografie di Bashar Hassuneh, i costumi di Fairouze Nastas e le musiche originali di Faraj Suleiman, 200 Metri è stato così presentato dal regista in occasione della partecipazione al Festival di Venezia 2020 nella sezione Giornate degli Autori: "Ho ricordi di cui non ho quasi più memoria o su cui forse ho paura di soffermarsi. L'oppressione ti aliena in quanto nega i tuoi diritti fondamentali, soprattutto quando inizi ad adattarti. Una separazione forzata fa molto male. 200 Metri è la mia storia e quella di migliaia di palestinesi. E le storie possono di certo cambiare le vite: credo nel potere del cinema e nel modo in cui influisce magicamente nelle nostre vite. Avevo il bisogno di raccontare questa storia".

"Quando si parla di Palestina, a tutti vengono in mente immagini di muri, posti di blocco e soldati", ha proseguito Nayfeh. "Sebbene queste immagini siano presenti anche in 200 Metri, l'attenzione si concentra sulle conseguenze che la separazione ha su noi come esseri umani e sulla volontà di far luce sulle barriere e muri invisibili che nascono da quelli fisici e reali. Qui in Palestina siamo abituati ad adattarci alle nuove situazioni, a fare come ci viene detto e a camuffare i nostri sentimenti. Ma questo non dovrebbe essere più accettabile. La libertà di movimento è un diritto umano fondamentale che in una realtà così brutale sembra quasi una favola. Mustafa, il protagonista, ha sempre obbedito alle regole, sopportato l'umiliazione e fatto come gli è stato detto per assicurarsi una piccola possibilità di stare con la sua famiglia. Ma, quando le stesse regole che hanno alienato la sua vita mettono in gioco la sua famiglia e la sua paternità, non sarà più disposto a obbedire".

Ha infine concluso: "200 Metri tocca generi tra loro diversi, passando dalla storia familiare al dramma sociale, dal road movie al thriller. Sono stato influenzato dagli insegnamenti del mio professore, Dewi Grifiths, che ha sempre ribadito l'importanza del genere. Quando nel 2010 ho iniziato a scrivere la sceneggiatura, pensavo di farne un road movie. Il genere era per me l'obiettivo principale ma con il tempo la storia ha preso pieghe molto differenti, includendo elementi appartenenti a generi differenti. Ho allora deciso di abbandonare l'idea del film di genere e di concentrarmi soprattutto sulle emozioni in gioco e sul protagonista".

 

Il cast

A dirigere 200 Metri è Ameen Nayfeh, regista e sceneggiatore palestinese. Nato nel 1988, ha trascorso i suoi anni formativi tra la Giordania e la Palestina. Nonostante l'interesse per il cinema, nel 2010 si è laureato in infermieristica presso l'Università Al-Quds di Gerusalemme Est. Due anni dopo, ha conseguito… Vedi tutto

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Commenti (3) vedi tutti

  • Il dramma dei palestinesi che vivono e lavorano tra la Cis-Giordania e Israele è il tema principale del film. Il che lo rende già importante. Ma la storia per quanto interessante viene altrettanto banalizzata da una quotidianità molto più drammatica rispetto a quanto riprodotto in cinepresa. Il dramma andava raccontato con più coraggio. Voto: 5

    commento di GARIBALDI1975
  • Interessante, ma zeppo di chiacchiere inutili e noiose.

    commento di gruvieraz
  • Duemila anni di distanza dal discorso di Calgaco, capo dei Britanni, alle sue truppe in assetto di guerra.Allora erano i Romani, hanno fatto scuola al mondo intero.

    leggi la recensione completa di yume
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

yume di yume
8 stelle

Metti un muro, un giorno. Chiamalo "barriera di separazione", e siamo fra Israele e CisGgiordania; chiamalo muro e basta e siamo nel Donbass, non lontano da Lysychansku, dove un gruppo di soldati ucraini uccisi qualche settimana fa mostra di sé per foto ricordo; metti muri a Belfast sopravvissuti a tutte le domeniche di sangue e ancora in bella vista per chi vuol cimentarsi in urban… leggi tutto

2 recensioni positive

2023
2023

Recensione

barabbovich di barabbovich
7 stelle

Ci sono soltanto 200 metri tra la casa di Mustafa (Ali Suliman, già eccellente protagonista di The Attack e Il giardino di limoni) e quella dove, di giorno, l'uomo vive con la moglie e i tre figli piccoli. Ma la sera è costretto a tornare in un'abitazione che - nei territori palestinesi - si trova al di là del muro. È da lì che dà la buonanotte ai figli…

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Recensione
Utile per 3 utenti
2022
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yume di yume
8 stelle

Metti un muro, un giorno. Chiamalo "barriera di separazione", e siamo fra Israele e CisGgiordania; chiamalo muro e basta e siamo nel Donbass, non lontano da Lysychansku, dove un gruppo di soldati ucraini uccisi qualche settimana fa mostra di sé per foto ricordo; metti muri a Belfast sopravvissuti a tutte le domeniche di sangue e ancora in bella vista per chi vuol cimentarsi in urban…

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Recensione
Utile per 7 utenti
Uscito nelle sale italiane il 22 agosto 2022
locandina
Foto
2020
2020
Venezia 2020: Giorno 2

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