Regia di Fabio Campus vedi scheda film
Quando saranno grandi potranno dire: eravamo quattro amici al bar. Ma che tristezza. Guidato da un marchese decaduto, il gruppo di fiorentini, borghesemente accasati - nella peggiore tradizione italica - con mogli lamentose ma comprensive, passa le giornate nelle agenzie ippiche con lo scopo di raggranellare cento milioni da dilapidare poi sul tavolo verde del casinò. L’anonimo Campus scrive e dirige una sorta di “Amici miei” cucito addosso all’ex conte Uguccione, Bebo Storti, che dimostra tutti i suoi limiti come protagonista. Il film è già pronto per un “prime time” su Italia 1, con tanto di “chiusure” per gli spazi pubblicitari. Riprese amatoriali, attori da cabaret di provincia e il rammarico di aver sottovalutato (ai tempi) “Febbre da cavallo” cresce a dismisura. Impossibile.
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