Regia di Mike Nichols vedi scheda film
Stesso anno di Mash di Altman e con qualche capatina da Kubrick per il Dottor Stranamore. La derivazione è letteraria, ma il film spicca il volo nei suoi intenti anche con un cast disponibile e grande. L'antimilitarismo che segue questo periodo infausto della politica militare americana dette abbastanza fastidio ed il film non fu premiato se non da un pubblico attento e vendendolo oggi troviamo qualche semplicità, ma anche un'ironia ferocie che non sfigurrerebbe in una programmazione normale e non quella dell 4 del mattino.
L'argomento è universale e, purtroppo, presente. La pazzia globale finisce per aborrire la normalità, e quindi non resta che fuggire con il mezzo solo possibile da una realtà ormai che ha preso il sopravvento. Il divertimeto non manca, ma sempre ancorato ad un pensiero non superficiale, l'attore protagonista è bravissimo e magari avrebbe potuto essere più qualificato, da un cinema, che invece lo ha trascurato. Girato anche in Italia ed abbiamo anche alcuni attori caratteristi italiani come Olimpia Carlisi ( chi se la dimentica con il bacio scandalo di Benigni!) ed un'attrice teatrale televisiva come Evi Maltagliati. Altri attori con ruolo significativi sono JOn Voight nella parte del militare MIlo, un personaggio che trasforma in commercio tutto quello che tocca, Martin Sheen (il futuro interprete di Apocalipse Now) in un ruolo significativo, ANthony Perkins,nel ruolo del cappelano che con la sua aria stupita attraversa la scena.
Un militare si trova immerso nella pazzia di una guerra condotta da pazzi, inutilemnte si fingerà pazzo, nessuno lo prende sul serio dato chhe sono pazzi realmente, ed il Comma 22 sarà la postilla che sempre riuscirà a fare scampare la realtà a chi comdanda
Il MUsicista famosissimo, che il regista aveva usato con Simon nel Laureato, e che dopo riadopererà in un'opera non male come Conoscenza Carnale
La faccetta stupico, questo attore che poi passerà alla regia di commedie di routine
Bravissimo, comandante della pazzia, un attore che Hollywood ha sempre adoperato male, e che poi è sbarcato anche in Italia facendo anche dei buoni films di genere
BRavissimo, che dà al suo personaggio quel tanto di più da renderlo vero e tangibile, anche se avvolto nell'ironia
Una regia coraggiosa venuta dopo Il Laureato. Un regista che dopo poco si adagiò nella commedia normale, ma che di recente ha dato nuovi segnali di vivacità.
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