Regia di Budd Boetticher vedi scheda film
Viene presentato come un western, ma vi mescola a piene mani il melodramma della guerra di secessione, con sudisti a volte buoni ma coinvolti nei loschi affari di delinquenti senza scrupoli e con drammoni sentimentali: ben due belle donne diventano vedove, rispettivamente di un sudista e di un nordista, per offrire rosee prospettive al protagonista, il quale farà la sua scelta discreta a favore della vedova del reduce nordista. Anche Scott questa volta si presenta più come un elegante damerino o politico che come un rude uomo del west; perfino lo scontro finale con il terribile pistolero avversario che lo aveva umiliato pubblicamente si riduce ad un colpo di pistola che lo uccide mentre quello sta scappando; tanto che per un momento ci si aspetta che il caduto finga o sia solo ferito e si rialzi per il vero duello. Tutti ben vestiti, anche il reduce privo d'un braccio, anche il pistolero cattivo e nerovestito; tanto più le due donne: quella ricca perché è ricca e si era già sposata per il denaro del marito, ma l'altra perché è dignitosa, e perciò ben vestita e con una bella casa.
Magniloquente, a pretesa epica: non solo western, non solo secessione, ma storia di un momento storico della grande America, la corriera giornaliera che unisce le due coste, per rifornire d'oro i nordisti in guerra; che poi l'introduzione della carta moneta imponga i rifornimenti giornalieri d'oro e che questi vengano garantiti da qualche vecchio pony-express riciclato e privo di scorta mi pare particolarmente ridicolo, ma senza intenzione. O l'intenzione c'era davvero?
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