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L'albero della vendetta

Regia di Budd Boetticher vedi scheda film

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La recensione su L'albero della vendetta

di emmepi8
10 stelle

Un film molto bello che va oltre al suo genere, con una regia che si avvale di un attore anche un po’ sottovalutato,  ritenuto poco espressivo, ma  certamente nel  genere è un campione più onorevole.

La storia rientra nel classico racconto della vendetta a cui è legato il genere al novanta per cento, ma è la gestione del film, che lascia solo filtrare  lentamente la sua traccia e non spiega   in maniera inopportuna il suo progredire. Si arriva al risultato in maniera davvero giusta e con  un simbolismo non manierato, ma drammaticamente giustificato.  Una regia e sceneggiatura esemplare che riesce ad entrare dalla  porta principale fra i capolavori e non solo del genere. Un periodo, quello del western che si affidava molto alla spettacolarizzazione, ed esempi del periodo non mancano, ma qui il resta vuole mantenere i suoi contenuti integri, in un contesto che gli  permette di esprimerli e con un attore in cui affida tutta la sua fiducia, certo non è un’ impresa commerciale furba, ma proprio per questo si  mette al centro della storia del cinema in controtendenza ed a distanza di anni si,  vedono i risultati. Certo è importante la sua collaborazione con Burt Kennedy, con cui fece i suoi migliori film e la scelta del protagonista con una doppia vita, è un’idea vincente che darà ispirazione nel futuro

Sulla trama

un protagonista che offre il suo presente, che dipende da un passato trascorso drammaticamente

Su Budd Boetticher

grazie anche ad un'ottima scenggiatura fa un film da togliersi il cappello

Su Randolph Scott

un volto duro coem doveva essere il personaggio

Su Karen Steele

il fruolo della donna, che non è il solito scontato

Su Lee Van Cleef

era agli esordi, ma la sua faccia lo trattiene sempre nella negatività

Su James Coburn

un personaggio quasi naif, dove si riconosce benissimo l'attore che sarà

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