Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
Un film che, per la virulenza della sua voglia di denuncia, dovrebbe figurare nella cineteca - ammesso che ne abbia una - del Movimento Cinquestelle di Beppe Grillo. Certo, la voglia di affastellare elementi su elementi (a un certo punto c'è anche un accenno, peraltro non campato in aria, alla corruzione della magistratura) e qualche eccesso di grottesco (l'episodio interpretato da Salce, sessantenne vittima di una moglie ipocondriaca) tradiscono in qualche momento Zampa, uno che, almeno dai tempi del Medico della mutua, aveva individuato nel sistema delle cliniche private e convenzionate con il sistema sanitario nazionale una delle tante mafie che infestano il nostro paese. L'insieme è però gestito molto professionalmente, con ottimi interpreti (su tutti, ovviamente, Salerno e Ferzetti) ed una trama che, soprattutto nel finale, tende al giallognolo (anche nella clinica del professor Vallotti abbondano talpe e corvi) ed ha poco da invidiare a prodotti d'oltreoceano, come Coma profondo (1978) e Looker (1981).
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