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Bisturi, la mafia bianca

Regia di Luigi Zampa vedi scheda film

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La recensione su Bisturi, la mafia bianca

di mm40
4 stelle

Nonostante le evidenti differenze, questo film ed Il medico della mutua, sempre diretto da Zampa e solamente cinque anni prima, hanno in comune il medesimo intento di denuncia. Solamente cambia la forma: ironica nel primo lavoro, sotto le sembianze di commedia di costume, e qui diretta e senza fronzoli in veste di drammatica fiction. Il cast è di prim'ordine (Enrico Maria Salerno, Gabriele Ferzetti, Piera Degli Esposti, Enzo Garinei, anche una particina per Luciano Salce), la costruzione narrativa solida e serrata, anche se forse dal taglio un po' troppo impersonale, insomma poco efficace. Sceneggiatura di De Rita-Maiuri-Zampa e belle musiche di Riz Ortolani, in pieno stile poliziottesco, genere al quale questo film, pur non avendo nulla in comune in termini contenutistici, come stile narrativo può però seriamente accostarsi. In definitiva, riprendendo il paragone di cui all'inizio, a Zampa riesce meglio il registro della commedia (senza dimenticare che nel Medico della mutua aveva come protagonista l'istrione Sordi), pur non sfigurando nei termini realistici e drammatici di questo Bisturi, la mafia bianca. 5,5/10.

Sulla trama

Un chirurgo di fama e successo è in realtà corrotto e non esita a compiere le peggiori nefandezze per tornaconto personale. Quando un suo collega più giovane e dalle quotazioni in ascesa si propone di denunciare i crimini commessi nella clinica, il primo gli mette i bastoni fra le ruote, arrivando perfino a causare un decesso in sala operatoria sotto i ferri del giovane collega, ovviamente inconsapevole. Ma il destino ha in serbo una punizione esemplare...

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