Regia di E. B. Clucher (Enzo Barboni) vedi scheda film
Western dai toni crepuscolari che si distingue sotto il profilo visivo (notevole fotografia) e per la scelta sempre dinamica delle inquadrature. Al riguardo è molto bella la sequenza iniziale, ambientata in una foresta spoglia, con i quattro protagonisti braccati dai bounty killer, così come lo è la scena in nottura al cimitero che vede Ciakmull contrapposto al padre per via di un diabolico piano degli antagonisti.
Non male le interpretazioni, interessante la musica ritmata di Ortolani (anche se più adatta a un western comico). Quello che non va è la sceneggiatura che parte da un buon soggetto (pistolero smemorato che evade da un manicomio criminale e finisce, suo malgrado, con il fare i conti con un passato di cui ha rimosso tutto, compreso l'amore per la sua donna) e si sviluppa con uno script colmo di buchi al punto da risultare faragginoso oltre il limite della sopportazione. Un vuoto narrativo su tutti: chi ha salvato Ciakmull dal rogo in cui tutti lo credevano morto? Non è dato sapere... Finale troppo abbozzato (che fine fa il boss degli antagonisti? e la donna amata da Ciakmull non ritorna con lui?). Occasione sprecata. Voto: 5
Occorrerebbero almeno altri venti minuti di pellicola per fare quadrare tutto...
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