Regia di Jerry Jameson vedi scheda film
Il miglior risultato commerciale della serie "Airport",assieme al capostipite,è il terzo episodio di una serie che non ha altre attinenze tra i vari capitoli,che il titolo e lo schema narrativo:un protagonista di fama considerevole,vari attori noti a fare da corona (spesso vecchie glorie,soprattutto in questo caso),e un disastro aereo che colpisce il jet su cui sono imbarcati i personaggi con le varie storie personali,le loro reazioni al tragico evento,ed il tentativo di gestire al meglio la paurosa situazione,per portare a casa quanti più passeggeri si possa. Le regie sono sempre state a cura di directors più pratici che altro,e qui l'idea è di un aereo inabissatosi dopo un furto a bordo che vede il pilota in seconda coinvolto,ed i tentativi di tirarlo in superficie.Nel variopinto cast ci sono il glorioso Jimmy Stewart,Brenda Vaccaro,Olivia De Havilland,Joseph Cotten,Christopher Lee (in inusuale veste di vittima),e le scene migliori sono quelle subacquee,con un finale che celebra la capacità organizzativa della Marina Militare,le sue tecnologie e la rapidità d'esecuzione,con tanto di effigie finale prima dei titoli di coda a ricordare le potenzialità delle difensive USA. Abbastanza scontato,incuriosisce per il coinvolgimento di un attore come Lemmon in un'operazione del genere e trova la migliore interpretazione nell'insopportabile,viziata signora dal drink facile Lee Grant:ma per arrivare al tirato finale c'è da buttare giù un'ora e mezza di passaggi obbligati che intorpidiscono l'attenzione.
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