Regia di Marco Bechis vedi scheda film
Forse (ma non ne sono affatto certo) efficace come grido di protesta, ma solo per chi è già predisposto ad accoglierlo, e quindi inopportuno perché serve solo a esacerbare le posizioni. In tutti i casi spiacevole (vomitevole spesso per i contenuti violenti); né mi pare tematicamente convincente, e tanto meno "bello", per cui non ho voglia di rivederlo e studiarlo, e l'ho cancellato. Anche politicamente non mi pare convincente proporre come eroina e vittima del sistema una ragazza che (così inizia il film) mette la bomba sotto il letto del padre di una sua amica approfittando della fiducia di cui gode, senza mostrare motivi precedenti che la giustifichino o che almeno la spieghino: si dà per scontata la positività della violenza terrorista, per poi mostrare gli orrori di quella del sistema che lo reprime, con operazione simile e simmetrica a quella del benpensante americano che mostra la violenza terrorista per inneggiare alle proprie violenze di reazione contro tutti.
Terribili sono i fatti, e ben noti a chi li conosce, ma negati o giustificati o esaltati dagli altri (l'altra metà del globo?), cui il film offre ottimi spunti polemici e di difesa. Oltre tutto mi pare forzato e quasi compiaciuto; anche per questo fastidioso. Riconosco che per fare tali critiche dovrei studiarlo meglio, ma proprio tutti questi elementi me ne tolgono la voglia; e se lo fanno con me, che ho visto con orrore in Argentina le paure degli oppositori e la cinica indifferenza dei benpensanti, tanto meno serviranno a convincere qualche simpatizzante di ordine e legalità; come ho detto, può servire solo ad alimentare odi e violenze, anche ammesso che non ne abbia le intenzioni.
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