Regia di Joseph Vilsmaier vedi scheda film
La storia di un originale e talentuoso gruppo vocale di grande notorietà all'alba del nazismo.
Elegante. E’ il primo aggettivo che mi viene in mente per qualificare un film che ha il merito di raccontare una vicenda poco conosciuta ma assai istruttiva sugli anni che precedettero l’avvento del nazismo in Germania. I “Comedian Harmonists”, quintetto di vocalisti accompagnati da un pianoforte, ottennero a partire dal 1928 un grande successo, anche oltre le frontiere tedesche. Tre dei componenti erano però ebrei e gli eventi di quegli anni costrinsero il gruppo ad un prematuro scioglimento.
Accurato nelle ricostruzioni ambientali, ben interpretato, apprezzabile per l’introspezione psicologica dei personaggi, rapido nei tempi e nei ritmi narrativi, il film si fa notare soprattutto per le esecuzioni canore dell’”ensemble” vocale. Fedele alle interpretazioni originali (che invito ad ascoltare sul solito Youtube), il gruppo di attori-cantanti immerge lo spettatore in un’atmosfera armoniosa quasi surreale, culla l’orecchio e la mente lungo l’intera pellicola.
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