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I Never Cry

Regia di Piotr Domalewski vedi scheda film

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La recensione su I Never Cry

di alan smithee
7 stelle

32° TRIESTE FILM FESTIVAL - IL CINEMA DELL'EUROPA CENTRO-ORIENTALE ED. 2021 - Concorso lungometraggi
Ci imbattiamo nella diciassettenne Ola mentre la ragazza sta affrontando il terzo tentativo per superare l'esame della patente. Ma anche stavolta, nella prova pratica, l'operazione si rivelerà un insuccesso. Sfiduciata ma mai arrendevole, la ragazza è spinta a raggiungere quel traguardo in quanto il padre, un polacco che non vede da anni in quanto impegnato a lavorare inIrlanda. le ha promesso di regalarle un'auto di seconda mano qualora ella superi l'esame della patente.
La situazione precipita quando lei e la madre vengono a conoscenza che, a causa di un incidente, il padre è morto sul lavoro.
Toccherà alla giovane Ola, che non è mai uscita dal paese e non ha mai preso un aereo, recarsi sul luogo della tragedia per recuperare il corpo del padre, e magari anche quella parte di somam di denaro che costui le aveva promesso.

In Irlanda la ragazza scoprirà certe verità inconfessabili ed assai private attorno alla vita del padre, che tuttavia recupererà posizioni in termini affettivi dopo quella indifferenza che, a livello sentimentale, si era creata tra quel padre troppo assente e sua figlia, ormai irrimediabilmente assuefatta a vivere con metà della sua famiglia una esistenza tutt'altro che improntata alla prosperità.
Il film del trentasettenne regista polacco Piotr Domalewski è sorretto da una narrazione ben scandita, da un personaggio di protagonista assai efficacemente delineato e contestualizzato, nonché efficacemente reso dalla giovane attrice Zofia Stafiej, assai plausibile nel ruolo della insicura ma anche cocciuta Ola.

La storia ha il pregio di mantenersi salda su una direttiva realista, poggiandosi su sfaccettature anche intime e interpersonali che tuttavia evitano sempre astutamente di sfociare in ambiti ricattatori o eccessivamente consolatori o compiacenti, rendendo la visione della vicenda godibile e quasi appassionante senza, mai ricorrere a puerili ricatti sentimentali.
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