Regia di James Gray vedi scheda film
Racconto di formazione vagamente autobiografico, un affresco spietato della società americana degli anni 80, il razzismo verso gli afroamericani che attecchisce anche tra gli antirazzisti, a riprova che la stupidità umana non conosce limiti come diceva Einstein. Una pesante critica verso la scuola pubblica dove docenti squallidi e mediocri non sanno valorizzare i talenti degli alunni e dove non c'è il giusto appoggio psicologico verso gli studenti. Una critica verso la famiglia dove i genitori usano la violenza per educare i figli, non essendo in grado di educarli con il dialogo e l'autorevolezza. Una critica verso gli adulti che non sanno essere autorevoli verso i bambini, l'unico adulto veramente autorevole è il nonno del protagonista interpretato da un Anthony Hopkins in ottima forma. Il film a tratti è un pò piatto e noioso, vita quotidiana abbastanza banale, il ritratto del padre e della sorella maggiore di Donald Trump è tuttavia abbastanza interessante, sembrerebbe che l'ex presidente degli Stati Uniti abbia ereditato il carattere sopra le righe, esuberante, estroverso, loquace e stravagante dal defunto padre che il regista descrive come un adulto autorevole e per nulla banale, nemmeno la sorella maggiore di Trump viene descritta come una persona banale o ''trasparente''. Il contrasto tra gli studenti della scuola privata eleganti mentre l'amico afroamericano del protagonista sporco e trasandato come un barbone è un vero pugno sullo stomaco. Film interessante.
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