Regia di Francesco Nuti vedi scheda film
Nuti ha qui il coraggio di riproporre perfino, fuori tempo massimo, la leggenda metropolitana della Milano da bere. E non è che l’inizio di una spaventosa sequela di luoghi comuni. Io amo Andrea è un film talmente pieno di difetti da lasciare esterrefatti. Ma, con il senno di poi, (Nuti ha dovuto constatare sulla propria pelle che nelle storie non sempre c’è il lieto fine che impone ai suoi film), si capisce che non è il caso di infierire. Parlare male del Nuti regista è ormai – e non certo a partire da Io amo Andrea – come sparare sulla Croce Rossa. Perciò, stop.
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