Dado è un veterinario quarantenne, divorziato e con una vita sentimentale da rimettere in sesto. Quando si lascia sedurre da una ragazza giovanissima che lo trascina in una passionale storia d'amore ha un'amara sorpresa. La ragazzina è fidanzata con un'altra donna e Dado è costretto a fare i conti non con un rivale, ma con una rivale. Il veterinario, a questo punto, si ritrova suo malgrado a dover rivedere le sue opinioni sul mondo femminile.
Note
Nel film la progressione psicologica è azzerata, il livello emotivo dei personaggi è preadolescenziale, il materiale narrativo bastava per mezz'ora, inutilmente dilatata da vistosi carrelli e da esibizioni imbarazzanti di Nuti (che balla "Singin' in the Rain").
Quello che la terribile "Luca era gay" di Povia è per la musica, questo "Io amo Andrea" è per il cinema. Terribile e mai plausibile ritratto dei personaggi, per un film anche estremamente presuntuoso, fiacco e mai capace di divertire. Imbarazzante, per certi versi anche peggio di Occhiopinocchio perché solo apparentemente meno pretestuoso.
Sicuramente meglio del precedente "Il signor quindici palle".Non raggiunge mai il livello di Nuti di un tempo ma è comunque un film piacevole e il regista toscano resta sempre molto simpatico.La festa in maschera è bellissima!
CERCO DI TROVARE QUALCOSA DA SALVARE IN QUESTO FILM DEL SIMPATICO NUTI.MA TRANNE QUALCHE BEL TOCCO (TECNICO) DI REGIA IL RESTO E' BANALE E GIA VISTO.PURTROPPO FRANCESCO HA PERSO LA STRADA.
Povero Nuti. E' ingiusto sparare a zero su un autore ed attore (regista non è certamente la parola migliore per ricordarlo) tanto talentuoso e tanto sfortunato? Qui si vuole semplicemente constatare ciò che è Io amo Andrea: una porcata di proporzioni colossali. La storia di un triangolo impossibile, in cui due lesbiche cedono immediatamente all'irresistibile Nuti, fascinoso… leggi tutto
C’è stato un periodo in cui, con la propria faccia tenera e sorniona, da fanciullone smaliziato, Francesco Nuti apparve come la sorpresa tutta toscana all’interno di un sottocapitolo della commedia italiana per il quale il compianto cinecritico Stefano Reggiani coniò l’espressione “stagione malincomica”. Sorpresa confermata da pellicole originali e molto riuscite come “Madonna che… leggi tutto
Premessa. Nel database di FilmTV non è presente la scheda di "Northern Exposure" ("Un Medico tra gli Orsi") e il mondo sta andando a scatafascio. Una coincidenza? Io non credo. Pensateci sopra. Questa…
Ditemi senza pietà alcuna: 1)L'utente che non vi frega una mazza di leggere 2)L'utente più insignificante 3)L'utente che vi portereste a letto (il discorso vale per uomo-donna/donna-uomo/uomo -uomo/donna -donna)…
So di attirarmi gli strali dei miei denigratori con questa play, ma dato che oggi mi è nato il settimo nipotino , dato che il 7 per questo sito è un numero magico , dato…
Dopo il ritorno al passato con "il signor quindicipalle" nuti tenta ancora una volta di rinverdire il suo cinema ma con esiti che purtroppo conosciamo tutti. All'inizio il film ricorda un pò "stregati" per le sue ambientazioni notturne, unico problema....nuti ha molti anni di più ed appare troppo imbolsito per un film del genere. La storia dell'omosessualità è…
Nuti ha qui il coraggio di riproporre perfino, fuori tempo massimo, la leggenda metropolitana della Milano da bere. E non è che l’inizio di una spaventosa sequela di luoghi comuni. Io amo Andrea è un film talmente pieno di difetti da lasciare esterrefatti. Ma, con il senno di poi, (Nuti ha dovuto constatare sulla propria pelle che nelle storie non sempre c’è il…
VOTO : 6++. Non ho ancora una completa conoscenza della sua filmografia anni ottanta (e non è che impazzisco dalla gioia all'idea di approfondire il tema), ma questo, dei tanti suoi film che ho visto, è uno di quelli che mi è piaciuto di più (al pari dell'irrisolto ed ambizioso "Occhiopinocchio"). Intendiamoci, per chi ce li ha, non vale la pena di strapparsi i…
Povero Nuti. E' ingiusto sparare a zero su un autore ed attore (regista non è certamente la parola migliore per ricordarlo) tanto talentuoso e tanto sfortunato? Qui si vuole semplicemente constatare ciò che è Io amo Andrea: una porcata di proporzioni colossali. La storia di un triangolo impossibile, in cui due lesbiche cedono immediatamente all'irresistibile Nuti, fascinoso…
C’è stato un periodo in cui, con la propria faccia tenera e sorniona, da fanciullone smaliziato, Francesco Nuti apparve come la sorpresa tutta toscana all’interno di un sottocapitolo della commedia italiana per il quale il compianto cinecritico Stefano Reggiani coniò l’espressione “stagione malincomica”. Sorpresa confermata da pellicole originali e molto riuscite come “Madonna che…
Disgraziato il giorno in cui la commedia all’italiana (o ciò che ne rimane) ha scoperto l’ambiguità dei sessi. Non il travestimento da avanspettacolo di De Sica-Banfi (che ha una tradizione e una dignità comica) ma il rimescolamento dei generi attraverso il nostro costume. Nascondendosi tutti dietro il grande Billy Wilder e la sua conclamata voglia di imperfezione (prima di tutto morale)…
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Commenti (4) vedi tutti
Quello che la terribile "Luca era gay" di Povia è per la musica, questo "Io amo Andrea" è per il cinema. Terribile e mai plausibile ritratto dei personaggi, per un film anche estremamente presuntuoso, fiacco e mai capace di divertire. Imbarazzante, per certi versi anche peggio di Occhiopinocchio perché solo apparentemente meno pretestuoso.
commento di silviodifedeSicuramente meglio del precedente "Il signor quindici palle".Non raggiunge mai il livello di Nuti di un tempo ma è comunque un film piacevole e il regista toscano resta sempre molto simpatico.La festa in maschera è bellissima!
commento di SaintlySinner.
commento di DaltonCERCO DI TROVARE QUALCOSA DA SALVARE IN QUESTO FILM DEL SIMPATICO NUTI.MA TRANNE QUALCHE BEL TOCCO (TECNICO) DI REGIA IL RESTO E' BANALE E GIA VISTO.PURTROPPO FRANCESCO HA PERSO LA STRADA.
commento di superficie 213