Regia di Curzio Malaparte vedi scheda film
Siamo in pieno neorealismo, e Malaparte dal quel grande Maledetto Toscano e Bastian Contrario che era fece un film che, se pur nella tramma poteva far pensare ad un prodotto in linea con la cultura cinematografica del momento, la realizzazione era tutt'altra cose. Una storia semplice, ma che viene "rimasterizzata" in maniera antinaturalistica, non per niente alcuni attori sono di origine teatrale, come la grande Rina Morelli, che ha un tono nella recitazione di un simbolismo tragico da fermare il cuore.
Malaparte all'epoca fu attaccato dalla critica militante, che lo aveva in odio per le sue prese di posizioni che non badavano a spese, rivedendolo oggi è un esperimento non perfetto, ma interesante per un uomo di scrittura come lui.
Bellissima e determinate la fotografia di Gabor Pogany, che certamente non si poteva chiamre nessuno!!
Da ricordare la partecipazione di Alan Cuny, grande attore francese che molta storia ha vauto nel nostro cinema, una per tutte La Dolce Vita nell'indimenticabile Steiner che muore suicida, uccidendo i figli nel sonno, ma anche quella di Anna Maria Ferreo, giovanissima ma già volto più che espressivo del nostro cinema degli anni '50.
Bruno ritorna al suo paese, reduce dalla Russia, sa che suo fratello è stato ucciso e malgrado le rersistenze della famiglia vuole trovare il colpevole. La sua insistenza ed il suo comportamento fanno si che un innocente si autoincolpi, quando lo saprà, rinuncierà a colpire il vero colpevole,prendendosela con il mondo che mette gli innocenti nel mezzo
MUsica fulminante dello stesso Malaparte
Meno male che è stato doppiato, altrimenti nel finale non saprei cosa sarebbe successo!!
La moglie di Vallone, poca storia nel cinema!!
Attore che regge meglio di tutti il suo personaggio, e che riesce a star fuori da un simbolismo accesso
Grande tragica della storia, solo lei poteva andare vanti senza paura del ridicolo, comprendendo in pieno la volontà del regista
Debutto voluto da Malaparte, personaggio scomodo del nostro mondo culturale, ma non per questo personaggionon interessante. Una personalità difficile, da capire all'epoca, ma che oggi meriterebbe una riscoperta piena
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