Regia di David Fincher vedi scheda film
Film indimenticabile, a prescindere se piaccia o no...
"Prima regola del Fight Club, non parlate mai del Fight Club"...Citazione famosissima, ma di questo film non dovrebbe essere ricordata solo la suddetta...Il riassunto tipico è questo: un uomo insoddisfatto e depresso incontra un venditore di saponette e insieme formano un club di lotta per sentirsi vivi e per allontanarsi dalla società consumistica...credo che sia molto riduttivo per descrivere un film così complesso, pieno di sfaccettature e capace dunque di dividere il pubblico, da una parte per la violenza dominante, dall'altra per il messaggio, che come al solito ha bisogno del vaglio ideologico (alcuni lo considerano addirittura
fascista); rimango del parere che non è questo l'importante: un film, per essere considerato tale, deve scatenare delle emozioni:
stupore, allegria, paura, pianti...e quello in questione devo dire che mi ha spiazzato, poiché è un racconto asssurdo, esagerato, con le interpretazioni oltretutto superlative di Edward Norton e Brad Pitt, nato non dalla mente di David Fincher (che lo dirige comunque egregiamente e rende alla perfezione l'ambiente malato della storia), ma dallo scrittore Chuck Palahniuk. Uno dei finali più belli di sempre, accompagnato dalla meravigliosa canzone dei Pixies "Where is my mind".O piace o non piace lascia comunque il segno. Per me è un capolavoro, non gli do punteggio tondo perchè un paio di volte il ritmo del film rallenta.
Curiosità: il film ne è tempestato: in ogni scena c'è una tazza di Starbucks e attezione all'ultima inquadratura, che va presa come una specie di scherzo del regista.
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