Regia di David Fincher vedi scheda film
Film trascninato più che trascinante, una interminabile smargiassta sui volti degli attori e sulle mie povere pal...ehm...pebre che in pratica hanno marcato visita per un film che su IMDB è posizionato al decimo posto della classifica generale e per il quale ero riuscito a non venire a conoscenza dell'originallissimo e spiazzante colpo di scena tanto che a circa mezz'ora dal termine non era ancora arrivato e mi domandavo se la pirotecnica trama non lo avesse già svelato in maniera sordida senza che io me ne accorgessi neanche. Per carità il trick of the tail arriva eccome e per certi versi insaporisce un po' un film che ha un attore protagonista (Norton) che non mi piace e non mi trasmette neanche un antivirus, un tema di fondo posto in atto per demolire la società dei consumi che non mi sfagiola, un tono irreale a metà strada fra la commedia nera e il caper che fa torto un po' ad entrambi avendoli mescolati tanto e come aranciata e birra coca per produrre nitroglicerina che come nel film non scoppia, una violenza valvola di sfogo che guarda un po' ha fatto colpo sui ragazzetti del terzo millennio così stupidi da prenderla come credibile e non mi stupirei se qualcuno uscendo dal cinema avrà urlato alla sua cricchetta di tatuati imbrufolati "Dai facciamolo anche noi".
Fincher è un regista di talento e anche qui mette in mostra idee da vendere ma questa storia non fa per me i nessuna maniera.
Ottimi gli effetti per rendere credibili gli incontri, azzeccato e in gran forma Prad Bitt e applausone per il mitico Meat Loaf e le sue tettone, cio' nonostante sbadigli, quattro secco e dente levato che non sarà mai più rimesso nel lettore o sul canale TV.
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