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Fight Club

Regia di David Fincher vedi scheda film

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Lord Holy

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La recensione su Fight Club

di Lord Holy
6 stelle

Basato sull'omonimo romanzo di Chuck Palahniuk, posso confermare: delude per il pasticcio narrativo. Disturbante, perverso, trasgressivo e provocatorio lo è di certo, su questo non vi è ambiguità alcuna. David Fincher dimostra ancora una volta di avere un gusto particolare per l'eccesso di grottesco. E infatti questo film è inquietante a vedersi, ma almeno non è così rivoltante come temevo potesse essere. Resta comunque un'ostentazione della violenza iperrealista, fine a se stessa, che nulla aggiunge di significativo alla storia e che dunque avrebbe potuto essere ragionevolmente ridimensionata senza danni, anzi. L'opera ne avrebbe tratto giovamento, secondo me, risultando meno sgradevole.
Altro difetto, dicevo, è la trama: fondamentalmente priva di senso, irreale, surreale. Il "segreto" è intuibile con largo anticipo. Il finale rappresenta di fatto un'arrampicata sugli specchi, in netto contrasto con la direzione che era stata impressa lungo tutto il precedente svolgimento. Le incoerenze e contraddizioni, ahimè, si sprecano. L'unica ragione per la quale stentavo a credere (che la rivelazione fosse proprio quella che ben presto avevo già intuito) era che avrebbe compromesso nel profondo un qualsiasi tentativo di logica interna. Purtroppo invece si palesò essere appunto proprio quella scelta anche dai realizzatori, che evidentemente delle congruenze non si sono minimamente preoccupati, preferendo l'eccentrico. E ciò innegabilmente inficia la credibilità e il coinvolgimento verso quanto si sta guardando, la cui sola giustificazione sarebbe onirica.
Tuttavia ben caratterizzati sono, al contrario, i personaggi. Su questo non ho obiezioni. Sì, è giusto grazie a Edward Norton (narratore), Helena Bonham Carter (Marla Singer) e - perché no - Brad Pitt (Tyler Durden) se il film riesce a salvarsi dalla mediocrità. Soprattutto i primi due, poi, sono quelli che regalano una delle loro interpretazioni più celebri e di successo. Senza dubbio sono ammirevoli nel reggere il "gioco". Se non fosse per questa ragione soltanto, Fight Club meriterebbe di essere dimenticato rapidamente.

Sulla trama

Un uomo di trent'anni è insofferente su tutto e la notte non riesce più a dormire. In cerca di qualche luogo dove scaricare la propria ansia, si mette a frequentare quei corsi dove gruppi di malati gravi si riuniscono e confessano agli altri le rispettive situazioni. Mentre si lascia andare alla commozione e al pianto di fronte a quello che vede, l'uomo fa conoscenza prima di Marla Singer e poi di Tyler Durden. Lei è una ragazza a sua volta alla deriva, incapace di scelte o decisioni; lui è un tipo risoluto e vigoroso con un'idea precisa in testa: il Fight Club...

Sulla colonna sonora

I Dust Brothers firmano un comparto di musiche in perfetta sintonia con i toni assunti da un simile film.

Cosa cambierei

La trama, senza esitazione, andrebbe epurata delle numerose assurdità. La violenza dovrebbe essere più equilibrata. In generale, Fight Club andrebbe reso meno molesto.

Su David Fincher

Tecnicamente è brillante. Qui si dimostra audace per lo "stile" intrapreso.

Su Brad Pitt

Totalmente a suo agio come Tyler Durden. Bravo, ottima spalla alle altre due star.

Su Edward Norton

Immenso narratore e protagonista, è la colonna portante. Notevole prova ed ennesima conferma del suo talento.

Su Helena Bonham Carter

Una Marla Singer che buca lo schermo con la sua presenza. Straordinaria. Eccellente.

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