Regia di David Fincher vedi scheda film
Un film psicologico e macchinoso solo in minima parte interessante. A dir poco sopravvalutato, è diventato un cult tra i giovani pur non avendo alcun merito, nè un bel messaggio. Anche se ipnotico ed arricchito da godibili sprazzi di humor nero, è abbastanza retorico, piatto nel suo svolgimento di trama, squallido e insulso. Il ritmo è discontinuo, la narrazione schizzata e farraginosa e le sue ideologie, benchè molto forti ed anti-conformiste, compongono una morale alquanto controversa che enfatizza la violenza ed il machismo entrambi come il frutto di uno sfogo, ma enfatizza anche l'importanza di non perdere mai la propria identità rifiutando quindi il condizionamento sociale. Alcune sequenze tendono a dimostrare che in un mondo creato apposta per chi vuole fuggire da una società consumista della quale non si condividono gli usi e i costumi, non si vive poi così male quando si trovano dei punti in comune, quando si condivide una certa nevrosi e quando si aderisce ad un certo tipo di pensiero nichilista. Non ci vedo dunque tutta questa grandezza in un film così delirante seppur coraggioso ed originale, che sulla falsa riga della satira su un certo tipo di società, cita proprio il problema del consumismo con stratagemmi furbi e ruffiani.
Mah... ha sì e no due espressioni diverse in tutto il film e vederlo fondare una sorta di setta che incoraggia lo sfogo da una certa repressione attraverso la violenza, non è che ispiri molta simpatia.
Imbambolato e alquanto insipido.
Molto brava e autoironica. Interpreta un personaggio alquanto bizzarro e schizzato.
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