Regia di David Fincher vedi scheda film
Edward Norton interpreta il protagonista, un uomo normalissimo, di professione impiegato, misteriosamente affetto da insonnia, dalla quale trova sollievo frequentando gruppi terapeutici per malati terminali e non; pur non essendo minimamente malato, incontra poveri cristi affetti da cancro ai testicoli, tubercolosi e vari malesseri. Questa empatia autoforzata sembra essere un rimedio all'insonnia, finché non incontra Tyler Durden (un tamarrissimo Brad Pitt), dalla cui personalità resta affascinato al punto di andare a vivere da lui in seguito alla misteriosa esplosione del proprio appartamento.
L'incontro con Tyler mette in evidenza il suo status per poi cancellarlo: le sue ossessioni sono le banalità, il suo attaccamento alla materia (quasi un richiamo alla roba verghiana) è quella del consumista frivolo doc, dell'uomo vuoto e represso. L'unico modo per sentirsi davvero se stessi, per operare una strana catarsi, è suggerito da Tyler: combattere! Fare a cazzotti! Picchiarsi! Far sputare sangue! Violenza!
Questo stato d'animo pare molto diffuso nella società consumistica ed è così che nel sotterraneo di un locale nasce il fight club del titolo: un posto in cui insospettabili uomini comuni danno libero sfogo al demone selvaggio che alberga dentro di loro, represso all'interno di un mondo piatto, dove ciò che conta è solo l'apparire.
Questa simpatica organizzazione no-profit si espande sempre più, fino ad assumere orientamenti ben oltre lo sfogo personale e diventare una minaccia ben stratificata negli U.S.A. Intanto, Tyler scompare, mentre il buon Ed Norton crede di ritrovarsi in mezzo ad un complotto gigantesco, chiedendosi perché quello sfuggevole Tyler sembra proprio ciò che lui non è mai riuscito ad essere: libero, ribelle, violento, anarco-rivoluzionario. Chi è veramente Tyler Durden?
Fight Club è un film notevole, ma forse troppo ambizioso: si parte dal tema del disgusto verso il consumismo, intervallato da diversi intermezzi comici, per sfociare nella minaccia eco-terroristica anarcoide, transitando dalla metafisica e da un approfondimento sull'ego materiale e l'ego spirituale. Troppa roba per un solo film, peraltro hollywoodiano e di culto presso i giovani, che forse sono attratti dalla violenza e dallo spettacolo che tuttavia questo film offre; il mio giudizio è comunque positivo, anche se personalmente non lo annovero fra i capolavori degli anni '90 o in generale dei film d'azione.
Grandioso, come al solito.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta