Regia di David Fincher vedi scheda film
Film unico nel suo genere. La violenza viene elevata a strumento di catarsi interiore oltre che fisica nonché di collante sociale; lo spettatore si ritrova d'improvviso riflesso in un meta-specchio "anch'io, in un modo o nell'altro, faccio parte del fight club". Come recita Norton "era davanti agli occhi di tutti, Tyler e io l'avevamo solo reso visibile... Tyler e io gli avevamo solo dato un nome" e lì si capisce che questo nome, ognuno lo mette a suo modo. Chi si spacca le nocche su un sacco da boxe, chi tira calci ad un pallone, chi placca un avversario di rugby... la violenza è catarsi, è conoscenza di se stessi e dei propri limiti attraverso il loro infrangersi. E' questo, in nuce, il messaggio di questa spettacolare pellicola ma il film non finisce certo qui; ci sono Norton e Pitt in forma smagliante, dei dialoghi pressocché perfetti, una colonna sonora impeccabile (stupendi i Pixies nel finale), non manca nulla. Un film che ha strameritato di entrare nell'olimpo dei cult movie. Inspiegabile, per me, il giudizio del team di film.tv.
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