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Acque profonde

Regia di Adrian Lyne vedi scheda film

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La recensione su Acque profonde

di supadany
6 stelle

Sottovalutazioni preventive. Le ragioni originarie che spingono ad affibbiare un’etichetta negativa a scatola chiusa, sono tra le più disparate: incubate dalle esperienze personali, così come causate da un diffuso sentire comune o ancora stabilite aprioristicamente in funzione di condizioni fondanti che sulla carta fanno storcere il naso.

Ricorrendo a un eufemismo, Acque profonde non ha usufruito della presentazione migliore su piazza. Partendo dal fondo, il suo dirottamento su Amazon Prime non faceva prefigurare nulla di buono, come se dall’alto avessero preferito evitare un più che possibile bagno di sangue economico/critico alla sua uscita in sala. Inoltre, risalendo la sua genesi produttiva, l’attività del regista ottantenne Adrian Lyne era ferma al palo da circa un ventennio (L’amore infedele - Unfaithful), ma per ritrovarlo in piena forma occorreva andare ancora più indietro, di almeno tre decadi abbondanti, tornando ai tempi di Allucinazione perversa e Attrazione fatale. Infine, la scelta di affidare a Ben Affleck un ruolo caratterizzato da molteplici gradazioni, per giunta con temperature di colore ambigue e scivolose, incrementava ulteriormente l’indice di rischio sussistente.

Viste queste premesse, il risultato finale potrebbe apparire addirittura sorprendente (si sa, talvolta il fatto di essere presi sottogamba può venire in soccorso), indubbiamente facile da attaccare – e volendo, incenerire sul posto - per alcune manchevolezze alquanto evidenti, tuttavia in grado di risvegliare e rimpinguare atmosfere sopite con invidiabile ed estroversa fermezza.

La relazione tra Vic (Ben AffleckArgo, The Tender bar) e Melinda (Ana de ArmasCena con delitto, No time to die) è costellata di alti e bassi, di momenti di totale sintonia intervallati da accese discussioni, principalmente innescate dai comportamenti espliciti tenuti dalla donna con altri uomini, a volte anche in pubblico.

Quando Charlie (Jacob ElordiEuphoria, The kissing Booth), un suo flirt, viene rinvenuto morto in piscina durante una festa, c’è chi comincia a sospettare di Vic.

Mentre Don Wilson (Tracy LettsLe Mans ’66 - La grande sfida, Lady Bird) decide di tenerlo d’occhio, Vic deve vedersela direttamente con Tony (Finn WittrockUnbroken, Ratched), una vecchia fiamma di Melinda, appena rientrato in città.

La bufera è prossima, ormai inevitabile.

 

Ben Affleck

Acque profonde (2021): Ben Affleck

 

Sceneggiato da Sam Levinson (Euphoria, Malcolm & Marie) e Zach Helm (Vero come la finzione) sulla base dell’omonimo romanzo pubblicato dalla leggendaria Patricia Highsmith nel lontano 1957, Acque profonde offre un materiale affine – tanto da poter essere scambiato per farina del suo sacco - ai pregressi di Adrian Lyne, che lo hanno reso celebre, tra attrazioni fatali, proposte indecenti e periodi di passione (9 settimane e ½).

Sancito di come il soggetto sia incredibilmente avanti rispetto ai tempi se pensiamo alla summenzionata data della sua venuta al mondo, la pellicola in oggetto si addentra nei meandri di una relazione sentimentale e sessuale dominata dall’instabilità, predisponendo prima e impollinando poi un archetipo di quei rapporti malati che testimoniano l’attuale - evidentemente, non solo - imbarbarimento dei costumi.

Quindi, contempla e intavola tradimenti compulsivi e ossessioni che divorano l’anima dall’interno, atteggiamenti che farebbero perdere la pazienza anche a uno stinco di santo e dubbi da verificare in corso d’opera, deviazioni che non promettono nulla di buono e reazioni fuori di senno, completamente scomposte ed eclatanti.

Un terreno dannatamente friabile che va a comporre un piano inclinato cosparso di detriti e tossine, con un dispositivo che si difende con gagliardia pur abbassando la guardia, che scuote dal torpore senza disporre di una rete di salvataggio. Di fatto, più toglie le zone d’ombra, convertendo le insinuazioni in verità, più le fessure assumono le dimensioni di squarci, con gli spifferi a farsi insistenti.

Una fisionomia contraddittoria, stuzzicante e ammiccante, impreziosita dal fascino pervasivo e conturbante sprigionato con esorbitante disinvoltura da Ana de Armas, mentre Ben Affleck scioglie buona parte delle perplessità risultando funzionale alla causa, un po’ come accadde a suo tempo in Gone girl – L’amore bugiardo.

 

Ana de Armas

Acque profonde (2021): Ana de Armas

 

In generale, Acque profonde presta il fianco agli inquisitori, dettando le sue condizioni in barba al pericolo, infilando il dito nella piaga senza tirarsi indietro, noncurante del ridicolo (in)volontario(?). Tra amore e sesso, parole e gesti, atti avventati e pause concilianti, insoddisfazioni e pulsioni, rivelandosi completamente inadatto a quegli spettatori che, come principale istanza, ricercano sempre il pelo nell’uovo, poiché qui di magagne ne troveranno in abbondanza, viceversa consigliabile a chi abbia voglia di calarsi senza pregiudiziali negli equilibri di coppia espressi in una situazione altamente tossica, senza stare a soppesare tutti i parametri, promuovendo contemporaneamente il riconoscibile – almeno per gli spettatori con qualche anno in più sulle spalle - marchio di Adrian Lyne e con esso i suoi impavidi cavalli di battaglia.  

Manipolatore e spregiudicato, esacerbato e provocatorio.

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