Regia di Spike Lee vedi scheda film
Spike Lee fa un quadretto della sua città come la riconosce lui: zone degradate, personaggi loschi, situazioni ambigue. Poco di buono sotto il sole, con un'unica, immensa ombra di un maniaco omicida completamente pazzo. I soliti stereotipi razziali vengono sventagliati meno del solito, ma sempre con mano decisa. Monumentale come durata (due ore e venti minuti), di sostanza ce n'è poca.
Nell'estate del 1977 a New York si aggira un folle serial killer. Nel frattempo, si agitano spacciatori, tossici, prostitute e anche un punk fan degli Who.
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