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eXistenZ

Regia di David Cronenberg vedi scheda film

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Andreotti_Ciro

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La recensione su eXistenZ

di Andreotti_Ciro
8 stelle

La realtà virtuale, il mondo di internet, come lo stiamo vivendo oggi, fino alle prime propaggini dell' intelligenza artificiale che si stanno aprendo davanti al nostro sguardo, erano già nel mirino, quasi trent'anni or sono, del Canadese David Cronenberg, fra gli autori di cinema più visionari, versatili e inquietanti del mondo della settima arte. Capace di trattare indifferentemente l'horror, il mondo della Beat Generation, della psichedelia e, in tal caso, il genere fantascientifico.

 

eXistenZ videogioco che plasma le menti umane per regalare ai giocatori minuti di svago introducendoli in una realtà che definire virtuale risulta riduttivo, perché letteralmente identica alla vita reale e per tale motivo da questa indistinguibile, rappresenta l’essenza pura del cinema di Cronenberg, che da sempre ci ha abituato a pellicole dal contenuto contraddittorio, suspense, unite a una chiave di lettura non univoca, basti pensare a Videodrome (id.; 1983), Spider (id.; 2002) ma anche la rivisitazione in chiave horror de L'esperimento del dottor K (The Fly; 1958) con il suo La Mosca (The Fly; 1986).

 

Anche in questo caso: eXistenZ, videogioco vivente e direttamente collegato al corpo degli umani, è privo di una morale ultima, anche se i dubbi si accavallano nella mente degli spettatori. Alla fine il dubbio al quale la pellicola ci sottopone è se sia meglio optare per la realtà rimodellata dal gioco o per la vita reale, di certo più monotona ma concreta, perché una volta collegati al Pod, sorta di Joystick vivente che si innesta nel midollo spinale mediante una Bio-Porta, è decisamente difficile distinguere fra la vita reale e quella plasmata dal giocoAttorno a quest’impalcatura di domande si incastra un giallo fantascientifico coronato da un finale mozzafiato e spiazzante.

 

Buona la prova dei due protagonisti. Jude Law nei panni dell'addetto al marketing Ted Pikul, riuscì a muovere quei primi passi verso lo status di star Hollywoodiana, confermandosi di li a breve con Il talento di Mr. Ripley (The Talented Mr. Ripley; 1999) per il quale venne candidato come miglior attore non protagonista alla notte degli Oscar e Jennifer Jason Leigh che per partecipare alle riprese rinunciò a terminare l’ultima pellicola di Stanley KubrickEyes Wide Shut (Id.; 1999) sua la parte che poi venne assegnata a Nicole Kidman. Ai due si aggiungono per una menzione anche Willem Dafoe e Ian Holm, entrambi presenti con ruoli decisamente più ridotti e quindi marginali.

 

Flop al botteghino che si andò a unire alla vittoria forse inattesa dell'Orso d'argento al Festival di Berlino, per il contributo artistico offerto al mondo della settima arte. eXistenZ è stato capace, nel breve volgere di qualche anno, di sovvertire gli scarsi incassi trasformandosi in una delle pellicole più determinanti e piene di riferimenti culturali capaci di tracciare il solco per la fantascienza degli anni a venire.

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