Trama
Max Barber è un produttore cinematografico hollywoodiano di pellicole di serie B. Dopo l'esito fallimentare del suo ultimo film, ha un debito corposo con il capo della mafia locale. Pertanto, decide di intraprendere un nuovo progetto per la produzione di una pellicola con scene d'azione ad alto rischio con l'obiettivo di causare la morte dell'attore principale e intascarne l'assicurazione. Duke Montana, una vecchia star depressa che s'è data all'alcol, è l'attore ideale per portare a termine la truffa. Tuttavia, il piano di Max fatica a concretizzarsi: Duke riesce a sopravvivere scena dopo scena.
Approfondimento
C'ERA UNA TRUFFA A HOLLYWOOD: UN FILM, UNA FRODE
Diretto da George Gallo e sceneggiato dallo stesso con Josh Posner, C'era una truffa a Hollywood racconta la storia di Max Barber, un produttore cinematografico che, pieno di debiti con un boss della malavita, decide di commettere una frode assicurativa. Scegliendo una star del western sulla via del tramonto, Duke Montana, come protagonista di un improbabile film, ha tutta l'intenzione di ucciderlo durante i primi giorni delle riprese per intascare il premio dell'assicurazione e risolvere i suoi guai. Nulla andrà però secondo i suoi piani.
Con la direzione della fotografia di Lucas Bielan, le scenografie di Adrian Segura, i costumi di Melissa Vargas e le musiche di Aldo Shllaku, C'era una truffa a Hollywood è il remake dell'omonima commedia firmata nel 1982 da Harry Hurwitz. Ha spiegato il regista: "Nella primavera del 1974 con alcuni amici ho marinato la scuola per partecipare a una convention di fumetti a New York. Non particolarmente interessato all'universo dei supereroi, mi sono ritrovato a esplorare altre parti dell'hotel in cui si teneva la convention e mi sono imbattuto in diverse persone che nella hall visionavano una pellicola ancora non finita, dal titolo C'era una truffa a Hollywood diretto da Harry Hurwitz. Il film era divertente in alcune parti e un disastro in altre ma ricordo di aver pensato subito che si fondasse su un'ottima idea di partenza: un attore viene reclutato per un film pieno di acrobazie solo per causarne la morte e intascare i soldi dell'assicurazione. Avevo allora 18 anni e vivevo a Port Chester, uno dei luoghi più lontani da Hollywood, ma diventare regista era già il mio sogno: per questa ragione, pensai che prima o poi avrei dovuto fare un film rimodellando a modo mio quella premessa che, secondo me, era geniale. Sono passati anni da allora e solo di recente ho cercato di acquisire i diritti di quel film, scoprendo che era quasi impossibile. Il lungometraggio non è mai uscito nelle sale ed io sono tra i pochi al mondo ad averlo visto. Per puro caso, a una proiezione di Prima di mezzanotte ho conosciuto una donna che si è rivelata essere Joy Hurwitz, la vedova di Harry: è rimasta sorpresa dal fatto che conoscessi il lavoro del marito ed io dallo scoprire che i diritti appartenevano a lei".
"Sebbene sia una commedia, non ho voluto che C'era una truffa a Hollywood avesse toni particolarmente spensierati e accesi", ha aggiunto Gallo. "Racconta pur sempre di un piano omicida, Dal mio punto di vista, è come se fosse due film messi insieme. Da un lato, è la storia della frode messa in piedi da Max mentre dall'altro lato si concentra sul film che vuole realizzare, un'opera con una star che rappresenta il vecchio mito hollywoodiano del West. Questa è la ragione per cui mi sono divertito a giocare con i cliché dei vecchi film e a rivoluzionarli. So che realizzare il film di Hurwitz fu un vero inferno, ancora oggi diverse persone impegnate su quel set non si parlano. Così non è stato per me e credo che la spensieratezza delle riprese si avverta anche sulla scena. Viviamo tempi bui e ridere fa bene a tutti".
Il cast
A dirigere C'era una truffa a Hollywood è George Gallo, regista e sceneggiatore statunitense. Nato nel 1956 e cresciuto nello stato di New York, si è trasferito a Los Angeles nel 1982, dove si è avvinato al mondo dell'industria cinematografica producendo tra gli altri Cadaveri e compari di Brian De Palma… Vedi tutto
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Commenti (4) vedi tutti
La sceneggiatura avrebbe bisogno di qualche ritocco, ma il film si guarda volentieri e scivola via molto bene per merito degli attori coinvolti.
commento di moviemanSi cerca di compensare alla totale - e intendo proprio totale, il soggetto è preso da una vecchia pellicola - mancanza di idee con un cast di stelle ma gli esiti sono decisamente modesti.
commento di alfatocoferoloChiacchiere e distintivo. E tanti sbadigli.
commento di gruvierazIl film è naturalmente una stronzata colossale e non un colossal memorabile. Una cialtronata quasi falotica. Dunque, un vero capolavoro nel suo genere, una rarità pregiata. De Niro gigioneggia a briglia sciolta, i cavalli son imbizzarriti e il regista è un cavallo matto, oserei dire spericolato. Diciamocela, abbiamo bisogno di film così.
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