Daniel, un uomo sulla cinquantina, fa l'insegnante e dirige l'asilo di Hernaing nei pressi di Valenciennes. La popolazione della cittadina è formata da ex minatori. Daniel ama il suo lavoro, ma si sente intrappolato dalla gerarchia. Deve limitarsi ad insegnare le discipline di base, mentre i suoi alunni arrivano in classe affamati e con i vestiti stracciati. Ma Daniel, figlio di un minatore, decide di ribellarsi a questo stato di cose.
Note
Tavernier riesce a inquadrare con una cinepresa mobile, inquieta ma mai nervosa, sezioni del tessuto sociale. La macchina del cinema, gli attori professionisti (su tutti Philippe Torreton), le convenzioni della finzione reagiscono, chimicamente, con vicende verosimili di bambini e genitori difficili, buoni per la mensa, lentezze dell'assistenza pubblica, suicidi familiari, alcolismo, tenerezze didattiche, abitazioni miserabili, feste scolastiche. Senza retorica.
Non ho molto da aggiungere dopo la splendida ed esauriente opinione di degoffro. Bertrand Tavernier firma effettivamente un capolavoro nell’ambito di un cinema francese che fa spesso centro : i film sui bambini. Il riferimento a « L’argent de poche » (1975) di François Truffaut è d’obbligo, ma la lista sarebbe lunga, da « Au revoir les enfants » (1987) di Louis Malle a « La… leggi tutto
Ahi Ahi, ci tradisce anche Tavernier. Innovatore di temi e tecniche cinematografiche (basti pensare a "Legge 627", del 1992), magistrale direttore d'attori, bravissimo a scegliere i collaboratori, qui tenta la strada del film immerso profondamente nella realtà, mescolando attori a persone "reali" e traendo la sceneggiatura dalla vera esperienza di suo genero, insegnante di scuola materna.… leggi tutto
A.utomunito e A.mante delle Belle A.rti cercansi (A.stenersi perditempo: arricciatori di code di maiale, raddrizzatori di banane e vice-presidenti del… segue
Da tempo mi ronzava nella mente l’idea di una play sulla tematica “cinema e scuola”, a maggior ragione visto che sono parte in causa in quanto anch’io faccio l’insegnante. Tuttavia, mi piacerebbe dedicare…
Non ho molto da aggiungere dopo la splendida ed esauriente opinione di degoffro. Bertrand Tavernier firma effettivamente un capolavoro nell’ambito di un cinema francese che fa spesso centro : i film sui bambini. Il riferimento a « L’argent de poche » (1975) di François Truffaut è d’obbligo, ma la lista sarebbe lunga, da « Au revoir les enfants » (1987) di Louis Malle a « La…
"La scuola è il luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica". E' l'istituzione sociale responsabile dell'istruzione e dell'educazione…
Ahi Ahi, ci tradisce anche Tavernier. Innovatore di temi e tecniche cinematografiche (basti pensare a "Legge 627", del 1992), magistrale direttore d'attori, bravissimo a scegliere i collaboratori, qui tenta la strada del film immerso profondamente nella realtà, mescolando attori a persone "reali" e traendo la sceneggiatura dalla vera esperienza di suo genero, insegnante di scuola materna.…
Il magistrale, densissimo ed appassionato docudramma alla Ken Loach firmato da un Tavernier in stato di grazia non è un pamphlet enfatico, didascalico, sentenzioso e schierato. E' un resoconto lucidissimo, illuminante, oggettivo, incisivo, carico di amarezza e di rabbia sul drammatico stato delle cose: ad un certo punto la puericultrice sbotta con il furente Daniel: "Non è legale, solo che…
C’è qualcuno che non resta indifferente di fronte alla povertà e alla miseria in cui il 35% della popolazione di Hernaing, un piccolo paesino a Nord della Francia, è costretta a vivere suo malgrado.
È il signor Daniel (un realissimo Phelippe Torreton), maestro di una scuola materna, sempre in corsa per difendere – o almeno per cercare di farlo – i diritti fondamentali di…
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