Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Tre notti di servizio per il catatonico conducente di un’ambulanza nella New York dei primi anni ’90, in compagnia di tre colleghi progressivamente fuori di testa. Il rapporto felicemente simbiotico fra Scorsese e Schrader produce una nuova immersione nell’inferno metropolitano, fra strade tentacolari, palazzi squallidi e un pronto soccorso simile a un cafarnao. Il protagonista è sempre quello di Taxi driver e Lo spacciatore: un uomo malato interiormente, macerato dai sensi di colpa (per non essere riuscito a salvare una ragazza, il cui viso crede continuamente di rivedere in quelli altrui), che viene quotidianamente a contatto con la sofferenza, assorbe come un veleno il male che lo circonda ma coltiva un disperato desiderio di salvezza. E la salvezza si incarna nella presenza luminosa di Patricia Arquette, che Nicolas Cage (e con lui lo spettatore) guarda con occhi evidentemente innamorati al di là della finzione scenica: il gesto di pietas da lui compiuto per affrettare la morte del padre di lei, ormai ridotto a un rudere, porta a una conclusione finalmente pacificata dopo tanta frenesia.
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