Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Errare è umano anche quando chi erra non è poi tanto umano, tipo un Maestro del cinema con diversi capolavori alle spalle. Fidandomi della figura registica, ho fatto finta di non notare la presenza di Nicolas Cage, che mi avrebbe fatto scartare la pellicola a prescindere. Titubante non poco sul da farsi, mi sono abbandonata alla visione della stessa, per la stima che nutro nei confronti del regista italoamericano, toppando miseramente. Tinte (o)scure, umori cupi, esistenzialismi al limite del negativismo si alternano ad inspiegabili attacchi ritmici di gioiosa e poco credibile approccio alla vita. L’incipit non era niente male, quella ripresa a spalla su per le scale l’ho quasi amata, sperando di vederne altre, una concentrazione di realtà in pochi secondi che restano tali. Il resto si disperde tra l’incapacità di Cage di stare davanti all’obiettivo, anche se qui è meno incapace del solito, e il tormento di Scorsese che si materializza negli occhi dei protagonisti. Insomma una delusione acuita dal fatto di essere inaspettata, almeno in una misura tanto profonda. Mi toccherà vedere qualche suo capolavoro per riprendermi dalla batosta.
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