Regia di Alain Berliner vedi scheda film
VOTO : 5++.
A suo tempo questo film avrebbe dovuto segnare il rilancio di Demi Moore (ormai i “disuso” da un po’ di tempo), ma i risultati furono decisamente mediocri nonostante un notevole impegno della stessa (qui anche produttrice) che finisce però per fagocitarsi il film dato che la sua presenza è quasi opprimente (e non a tratti), lasciando la sensazione che tutta l’operazione si sia concentrata troppo su di lei, mentre il resto, l’insieme, è invece trattato con una discreta dose di superficialità.
Sullo schermo si alternano così ben due Demi (ed i cattivi potrebbero aggiungere “e che palle!!”).
Una è un’agente letteraria newyorchese di successo e schiava dello stesso; la seconda è vedova, vive in Francia e scrive recensioni sui libri in uscita.
Nella vita di entrambe sopraggiungerà l’amore a cambiare gli equilibri di entrambe.
Detta così parrebbe la classica doppia storia d’amore pensata esclusivamente per dare il “giusto” spazio a un’attrice ormai dimenticata (e aggiungerei che sarebbe stato meglio così).
Purtroppo però il film avrebbe obiettivi più ambiziosi, cercando di mescolare sogni e realtà, scivolando senza costrutto in un contesto che prevede un po’, non troppo, mistero contaminato da risvolti psico analitici che sono proposti in maniera alquanto dozzinale.
Così la confusione diventa protagonista e l’operazione scivola via senza colpo ferire, scontentando un po’ tutti, da chi voleva solo vedere la classica storia d’amore a chi (?) si aspettava qualcosa di più.
Non aiuta, tra l’altro, nemmeno una confezione ordinaria dove i contesti sono troppo spesso sacrificati per dare il maggiore risalto possibile a una diva in fase di deperimento acuto.
Nel complesso direi che è un prodotto abbastanza amorfo che cerca inutilmente di cavalcare un’onda che non riesce mai a imbroccare.
Bocciato.
VOTO : 5++.
Più confuso che abile.
VOTO : 5,5.
Niente di che.
VOTO : 5,5.
Decisamente sovra esposta, peccato che il film non la guidi a dovere anche perchè sperare nella circostanza inversa è davvero cosa difficile.
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