Regia di Woody Allen vedi scheda film
Ecco il Woody Allen ancora lungi dall’inebetimento delle location europee, dispensate a piene mani da amministrazioni abili a fiutare il richiamo mediatico. Il Woody Allen da assaporare a pieni polmoni, che ti lascia groggy con la tragedia che trabocca dallo schermo, ed un attimo dopo ti strappa una risata mondiale mentre hai ancora le budella intrise di commozione. Sono soprattutto questi testa-coda il marchio di fabbrica di un grande che, tranne vaghi segnali (“Basta che funzioni”) sembra, per il resto, voler (soprav)vivere di rendita. Il Woody Allen che non molla la scena anche quando la storia sembra ruotare distante, rimanendo cardine insostituibile, catalizzatore di umori e volàno per altissime prestazioni degli altri che, nonostante viaggino da protagonisti, dinanzi al nostro, acquisiscono contorni comparseschi. Il Woody Allen saggio ma scapestrato, delicato ma sarcastico, fulminante ma fragile. Dalla sceneggiatura di Crimini e misfatti avrebbe potuto estrapolarne tre di quegli sciapitini filmucoli che sforna ora… uno dai Crimini, il secondo dai Misfatti ed il terzo dalla E.
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