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Una famiglia mostruosa

Regia di Volfango De Biasi vedi scheda film

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La recensione su Una famiglia mostruosa

di mm40
4 stelle

Luna è incinta di Adalberto: è giunta l'ora di conoscere la sua famiglia. Adalberto l'ha sempre descritta come una famiglia di mostri e, in effetti, tale è: una strega, due vampiri, uno zombie, un fantasma. Ma quella di Luna, pur composta da esseri umani, non è poi tanto meglio. Dopo le iniziali e inevitabili diffidenze, i parenti dei due ragazzi finiscono per andare d'amore e d'accordo.



I mostri devono stare con i mostri, gli umani con gli umani: ma chi sono davvero i mostri e chi gli umani? La morale di questa ridanciana commedia firmata da Volfango De Biasi è facile e di poco impegno, ma va riscontrato che, tutto sommato, l'opera funziona. Tutto sommato: ovvero gli obiettivi di partenza, il livello medio delle contemporanee pellicole leggere nostrane e il dispendio non eccessivo, ma assolutamente ben mirato delle risorse. Non solo quelle economiche (le scenografie, il trucco e i costumi, per es., sono poca cosa, ma molto ben curati), ma anche quelle artistiche: nel cast svettano infatti Massimo Ghini, Pasquale Lillo Petrolo, Lucia Ocone e Paolo Calabresi, con due guest star d'eccezione quali Barbara Bouchet e Pippo Franco; per quest'ultimo si tratta inoltre del primo ruolo di un certo spessore da Tiramisù (la prima regia di Fabio De Luigi, del 2016) e, prima ancora, dai tempi dei film televisivi del Bagaglino. Compaiono anche le voci di Massimo Lopez e Paolo Ruffini, mentre i due giovani protagonisti sono Cristiano Caccamo ed Emanuela Rei. Il ritmo è discreto, la trama si divide in due tronconi abbastanza netti: nella prima metà assistiamo alla presentazione della bizzarra famiglia dei mostri, mentre nella seconda entrano in scena gli umani, con quanto ovviamente ne consegue. Sceneggiatura di De Basi, Filippo Bologna, Tiziana Martini e Alessandro Bencivenni. 4/10.


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