Regia di Alex Infascelli vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 15 – SELEZIONE UFFICIALE
La storia di un campione, di uno dei volti più noti ed amati degli ultimi venticinque anni calcistici italiani trascorsi, vista ed ascoltata da parte di uno che, come me, scientemente e con una certa determinazione, ha scelto con una certa ostentazione di non volersi mai interessare minimamente di questo dogma intoccabile come è il calcio per la stragrande maggioranza degli italiani oggi, mi permette stavolta, forse, di avere il vantaggio di risultare completamente al di fuori da inevitabili pregiudizi o valutazioni che, diversamente, un tifoso vero, tende a costruirsi per atteggiamento quasi dovuto od ispirato dal proprio credo calcistico, a favore o contro il personaggio, a seconda del caso.
E affrontare in modo di fatto così puro e incondizionato la storia di questo noto calciatore, mentre si racconta, senza enfasi e con la solita ironica indolenza che da anni ce lo restituisce come un personaggio comunque schietto ed autentico, oltre che un calciatore di indubbio talento (i fatti ampiamente documentati non possono che attestarlo, al di là di ogni altro confronto con rivali che, personalmente, assai poco mi interessa), dinanzi al materiale che Alex Infascelli ha girato o soprattutto raccolto, con grande competenza, da un repertorio che occupa gli ultimi venticinque anni del nostro calcio nella zona dei massimi livelli, mi fa sentire privilegiato rispetto a tutti coloro che, seguendo il calcio, hanno mille e più motivi - fortunatamente a me completamente estranei – per farsi influenzare dalle proprie preferenze e passioni, automaticamente risucchiate ad entrare in gioco.
Ne emerge una figura di ragazzo e di uomo che ha avuto la fortuna di nascere con un talento straordinario, ma anche il carattere per riuscire ad emergere e a gestire con correttezza e onestà un mestiere che gli ha permesso di entrare a far parte della gente della sua città, divenendo anche uno dei rari esempi di integrità di comportamento nei confronti di una squadra ed un gruppo di tifosi che non ha mai tradito, anche quando le circostanze avrebbero reso opportuno e più che conveniente “cambiare aria”-
Il documentario di Infascelli riesce a raccontarci tutto questo con limpidezza, senza autocompiacimenti, forte di una solidità narrativa che non si riduce mai a cronachismo, né tanto meno a pura attrazione verso il gossip.
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